PAOLA PIOPPI
Cronaca

L’arma del killer di Candido Montini. Un coltello identico trovato nella casa del giovane accusato

Venti centimetri di lunghezza, venduto in confezioni da tre pezzi. Molto affilato e utilizzato soprattutto in cucina per tagliare la carne. Il diciassettenne indagato per l’omicidio ne aveva uno uguale

L’arma del killer. Un coltello identico  trovato nella casa del giovane accusato

Venti centimetri di lunghezza, venduto in confezioni da tre pezzi. Molto affilato e utilizzato soprattutto in cucina per tagliare la carne. Il diciassettenne indagato per l’omicidio Montini ne aveva uno uguale.

Garzeno (Como) – Un coltello in acciaio, con l’impugnatura dello stesso materiale della lama. Un modello da cucina utilizzato soprattutto per tagliare la carne, affilato e leggermente tozzo, da una ventina di centimetri di lunghezza, che viene solitamente venduto in confezioni da tre pezzi. È stato utilizzato per uccidere Candido Montini il 24 settembre, colpendolo almeno 28 volte all’addome, torace e gola, anche quando era già a terra. Un’arma gettata lungo la via di fuga, su cui è rimasta una traccia di sangue del diciassettenne arrestato con l’accusa di aver ucciso il pensionato. Lo stesso coltello trovato anche nei cassetti della sua cucina.

Lunedì, quando il ragazzo è stato prelevato dalla sua abitazione di Catasco di Garzeno, a poca distanza dalla casa della vittima, i carabinieri hanno proceduto a una perquisizione, trovando un coltello del tutto identico all’arma del delitto. Un coltello di uso e vendita comuni, ma questa coincidenza ulteriore va a rafforzare l’elenco degli indizi che ora gravano sul ragazzo, che questa mattina dovrà rispondere al giudice del Tribunale per i Minorenni di Milano.

Non è il solo elemento che lo accusa: se la traccia di sangue rimane l’elemento più determinante, si deve aggiungere la mancanza di un alibi, in quanto la sua presenza alla scuola guida nel pomeriggio del giorno del delitto non arriva a coprire la fascia oraria in cui, secondo la prima valutazione del medico legale, è stato commesso l’omicidio, dalle 12 alle 16. Inoltre c’è il movente, quella discussione avuta il giorno precedente con il settantaseienne, scaturita dal tentativo di cambiare tre banconote da 100 euro che, secondo la vittima, erano false. Tanto che gli avevano creato preoccupazione, al punto che Candido – "Che si preoccupava per gli altri" – aveva messo in guardia diversi conoscenti, nel timore che lo stesso tentativo di raggiro potesse toccare a qualcun altro nella piccola frazione di Catasco.