La Provincia rafforza le fila con trentadue collaboratori

La Provincia di Brescia prevede assunzioni di personale tecnico e amministrativo fino al 2024, valorizzando competenze interne e puntando su giovani laureati.

La Provincia rafforza le fila con trentadue collaboratori

La Provincia rafforza le fila con trentadue collaboratori

Tretantré figure tra tecnici, infomatici, cantonieri e Polizia Provinciale, oltre a 10 istruttori tecnici a supporto dell’ufficio Usi Acque e 2 istruttori amministrativi per l’ufficio registro unico nazionale del terzo settore. Questo il quadro di assunzioni che la Provincia di Brescia intende portare a termine per il 2024. "Sono state circa 200 le persone assunte negli ultimi anni dalla Provincia. Un risultato – spiega il presidente Emanuele Moraschini - importante per un ente grande e complesso, che rappresenta 205 Comuni e deve garantire servizi essenziali alla collettività". Dal 2019, nell’ambito del potenziamento nazionale dei Centri per l’impiego, il contingente è definito e finanziato dalla Regione e ha permesso alla Provincia di avere a servizio, dal primo gennaio 2024, 164 dipendenti a fronte di un contingente previsto di 198. Il contingente verrà completato nel corso del 2024. "Attenzione – aggiunge il Consigliere delegato Gianpiero Bressanelli – è stata data anche alle progressioni economiche orizzontali, per valorizzare le competenze e le professionalità già presenti all’interno dell’Ente: sono stati coinvolti dal 2021 428 dipendenti". Per tenere conto anche dell’esperienza e della professionalità maturate ed effettivamente utilizzate dall’Ente, la Provincia si propone, inoltre, entro il 2025 di attuare le progressioni verticali, in deroga al titolo di studio per l’accesso dell’esterno, finanziandole con fondi propri per circa 80mila euro, che corrispondono a circa 32 dipendenti. Novità anche per quanto riguarda orario di lavoro, lavoro agile, indennità per specifiche responsabilità e di funzione, incentivi per funzioni tecniche e buoni pasto. Per le nuove assunzioni, si punta ai giovani laureati, individuati su base territoriale, mediante contratto di apprendistato, e, attraverso convenzioni con le Università del territorio.

Federica Pacella