
di Daniele De Salvo
La Nostra Famiglia a Como compie mezzo secolo e regala ai bambini che hanno bisogno di cure specialistiche un nuovo centro in città. Quando il 2 maggio 1971 operatori e volontari della Nostra Famiglia hanno cominciato a lavorare a Como assistevano 25 piccoli pazienti, mentre oggi, nella nuova struttura di 1.400 metri quadri dedicata alla cura e alla riabilitazione inaugurata nei giorni scorsi, ne accolgono 420.
"Un giorno di festa – spiega la direttrice regionale Francesca Pedretti, in occasione del taglio del nastro tricolore – Inauguriamo una nuova bellissima sede, ricorrono i 50 anni della presenza del Centro ambulatoriale a Como e mercoledì ricordiamo la morte del nostro fondatore don Luigi Monza".
"Qui si realizza l’attenzione al bambino e alla sua famiglia, per una presa in carico globale e una reale inclusione", ringrazia commossa la presidente Luisa Minoli. A benedire il Centro è arrivato il vescovo di Como, Oscar Cantoni: "Como deve diventare città di fratelli, è un cambiamento che non può nascere con la bacchetta magica, ma con l’aiuto di tutti". "Avete realizzato un’opera fantastica in tempo record – è il saluto del sindaco Mario Landriscina – Grazie a nome della città per ogni sorriso e per il vostro contributo al nostro futuro".
Un futuro cui partecipano molti benefattori, tra cui Fondazione Cariplo, Fondazione De Ponti, Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Bennet, aziende, associazioni e privati. Tuttavia non basta, occorre una mobilitazione per i bambini. "La spesa pubblica in Italia per i servizi per l’infanzia è la più bassa in Europa", sottolinea il direttore sanitario Massimo Molteni. Oltre 300mila famiglie in Italia hanno al proprio interno un minore affetto da disabilità mentale, eppure solo un su due riesce ad accedere ai servizi diagnostici e solo uno su tre a interventi riabilitativi.
La normativa di riferimento inoltre non è adeguata: "Chiediamo venga posta la doverosa attenzione a questa età della vita cruciale per il futuro della nostra società e che venga istituita a livello regionale una commissione che affronti il tema dei servizi educativi e sanitari a favore dei bambini e dei giovani", incalza Massimo Molteni.
All’appello ha già risposto l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale e Disabilità Alessandra Locatelli. "Regione Lombardia è all’avanguardia ma serve fare di più, abbiamo bisogno che dal Governo arrivi denaro in più da investire – spiega e promette Locatelli – Mi impegno a organizzare un confronto, perché dare una risposta è doveroso".