"La messa per Mussolini è un oltraggio"

È arrivata l’autorizzazione alla cerimonia di suffragio ma l’Anpi contesta l’ok

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Non è servita la lettera del sindaco Mauro Guerra che, un paio di settimane fa, aveva chiesto a questore e prefetto di vietare le manifestazioni dei nostalgici sul lago. Così una settimana dopo il XXV Aprile, a Giulino di Mezzegra e a Dongo si ritroveranno i simpatizzanti dell’estrema destra, per la Messa di suffragio in ricordo di Benito Mussolini e Claretta Petacci, con l’aggiunta di omaggio di fronte a Villa Belmonte, e sul lungolago nel luogo in cui furono fucilati i gerarchi fascisti, anche loro membri della colonna motorizzata che il 27 aprile del 1945 trasportava il Duce in fuga in Germania. "Queste commemorazioni nulla hanno a che vedere con il suffragio dei morti, sono invece il tentativo di riproporre i modelli del passato regime, facendo ricorso agli slogan più truci e ai comportamenti più biechi - il commento dell’Anpi di Como, al quale si sono uniti anche il Pd, M5s, Sinistra Italiana, Le Sardine e i sindacati -. Non è una memoria dei vinti, è un oltraggio ai valori della Repubblica italiana. Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente al prefetto di Como, che incontreremo oggi venerdì 30 aprile, nella convinzione che le istituzioni non possano derogare dalla salvaguardia della legalità". L’Anpi chiederà di essere presente in piazza Paracchini a Dongo nella mattinata del 2 maggio, a partire dalle 8.30, "per rendere evidente che il territorio rifiuta la riproposizione del passato fascista".

Roberto Canali