Inverigo, trans ricatta cliente ed estorce migliaia di euro

Il cliente trova il coraggio di denunciare: condanna cinque anni

Prostituzione

Prostituta.

Inverigo (Como), 16 ottobre 2019 - Una condanna a cinque anni di carcere per Silvana il trans che occupava il parcheggio per camionisti di Inverigo, sulla statale Como-Bergamo al confine con Nibionno. Stessa pena per il convivente, o meglio «marito», accusati di concorso nell’estorsione a un cliente. I due erano stati arrestati a marzo scorso, al termine di un’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Lecco, che avevano raccolto la denuncia della vittima, un qualunquissimo lecchese di 41 anni, che di tanto in tanto si allungava fino al parcheggio sulla statale, intrattenendosi con Silvana, fino al giorno in cui aveva dovuto chiedere aiuto ai militari. Ieri L.A.A.G., quarantenne peruviano, come risulta all’anagrafe al netto del nome d’arte, e il compagno M.O.C., romeno di 30 anni, sono comparsi davanti al gup di Como Laura De Gregorio, per essere giudicati con rito abbreviato: la sentenza non ha fatto differenze, cinque anni di reclusione a testa.

Nel processo si era inoltre costituito parte civile l’ex cliente, che è stato risarcito dagli imputati. I carabinieri avevano arrestato Silvana in flagranza, mentre incassava 4500 euro pretesi dal cliente a lui noto, in precedenza minacciato di botte, ma soprattutto di rivelare le sue abitudini alla famiglia. Nei giorni successivi era stato arrestato anche C., convivente di A.G., raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso in estorsione. Per un po’ il cliente aveva pagato, consegnando periodicamente al trans somme di denaro per il suo silenzio, ma allo stesso tempo ottenendo droga oltre che prestazioni sessuali. Ma il timore di dover continuare a pagare, senza potersi sottrarre alle minacce del peruviano, lo aveva spinto a chiedere aiuto ai carabinieri, vincendo l’imbarazzo di dover riferire la situazione in cui era maturata l’estorsione. Così i militari hanno organizzato una consegna controllata del denaro lo scorso 11 marzo, i 4500 euro concordati dal cliente con A.G.. Nel momento in cui è avvenuto il passaggio di denaro, sono intervenuti, procedendo con l’arresto in flagranza. In quell’occasione era stata anche perquisita l’auto del peruviano, all’interno della quale erano stati trovati numerosi oggetti che confermavano definitivamente quali fossero le prestazioni del trans.