
Sono ben 18 i casi di positività riscontrati nel gruppo squadra del Calcio Como, dopo i tamponi effettuati venerdì 30 ottobre. La notizia arrivata nella serata di ieri, ha costretto la Lega a rinviare la partita prevista per oggi al Sinigaglia, contro la Pro Patria. A differenza di quanto successo contro la Juventus U23 e la Lucchese, quando le partite sono state posticipate di alcune ore e poi giocate, perché c’era un solo giocatore positivo, la partita di oggi non si può disputare, in quanto come da regolamento, sono inferiori a tredici, i giocatori disponibili in rosa.
Mercoledì ad Alessandria, il Como si era presentato senza due giocatori convocati, ossia Cicconi e Rossetti, e senza cinque componenti dello staff. A questi sette presunti casi, se ne sono aggiunti altri undici, probabilmente tutti giocatori, visto che tutti i componenti dello staff tranne l’allenatore Banchini (foto) erano risultati positivi mercoledì. Sono quindi almeno tredici i giocatori positivi, perché la rosa presentata in Lega ad inizio è obbligatoriamente composta da venticinque giocatori. Con la partita di oggi salteranno probabilmente anche quelle previste in calendario per domenica 8 novembre in casa contro l’Olbia e quella di mercoledì 11 novembre a Sesto San Giovanni contro la Pro Sesto. Un record poco invidiabile quello del Como, che peraltro è sempre stato in prima linea nella lotta contro il Covid, dopo la scomparsa durante la prima ondata del proprio storico segretario Giorgio Bressani.
I protocolli e i controlli all’interno del gruppo squadra e con le poche persone venute a contatto con i giocatori e la società sono rigidi, ma non è bastato.
Enrico Levrini