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Erba, Marcella Tili si dimette da consigliere: dopo vent'anni l'addio dell'ex-sindaco

La decisione è stata presa alla vigilia dell'insediamento di Veronica Airoldi

Marcella Tili

Erba (Como), 5 luglio 2017 - Al giuramento di Veronica Airoldi, lunedì sera, lei non ci sarà. Marcella Tili ha deciso di passare la mano e dimettersi da quel seggio nel nuovo consiglio comunale che le sarebbe spettato di diritto, come la seconda tra le più votate. Di sicuro la scena politica erbese perde una delle sue protagoniste più importanti, dopo oltre venticinque anni di impegno attivo nell'amministrazione cittadina, prima all'opposizione e poi con il ruolo di sindaco per due mandati consecutivi. Chiederle di sedere in consiglio comunale e fare opposizione a Forza Italia, il partito in cui ha militato fin dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi, sarebbe stato troppo. 

"Dopo un'attenta e sofferta valutazione delle condizioni createsi all'indomani della consultazione amministrativa ho maturato la decisione di dimettermi da consigliere - ha scritto in una sorta di lettera di addio, politico, alla sua città - Ritengo di poter vantare un passato cristallino, caratterizzato da molto impegno e da una gestione che ha sempre messo al centro le necessità e i desideri delle persone, incurante di quelli che potevano essere gli impegni personali. Era mia intenzione non partecipare a questa tornata elettorale, ma poi i ben noti eventi mi hanno costretta a scendere in campo facendo una scelta impegnativa, difficile, tutta in controcorrente ma nella quale ho creduto e tuttora credo con convinzione". 

Difficile nascondere la delusione di aver perso, dopo aver creato dal nulla una lista che ha preso più voti di Lega e Forza Italia. "Volevamo dare alla città una guida sicura, professionale e libera da condizionamenti. Il movimento civico, costituito in questa occasione, ha lavorato con dedizione e con molto stile, partecipando alla propaganda elettorale in modo sano e con dovizia di contenuti, al contrario di altri che si sono fermati a sterili enunciati di principio secondo il modo odierno di concepire la politica".  

Da qui la voglia di fare un passo indietro. "Sono sicura che mi succederà in consiglio sarà animato dalla voglia di sostenere con molta attenzione e determinazione il patto fiduciario stretto la città occupandosi, così come abbiamo fatto in passato, dei suoi bisogni e della sua crescita culturale ed economica. Io sarò sempre a sostegno loro e della idea proposta nella creazione della lista civica e nel conseguente movimento culturale che ne è sbocciato".