
La folla per l'addio a Elia
Erba (Como), 11 agosto 2019 - Bastava poco per rendere felice Elia. «Il sogno di una montagna da scalare e uno zaino da riempire con moschettoni, corde e scarpe da arrampicata – come ha ricordato la sua ragazza, giovane come lui – Mi stringevi tra le braccia e quasi mi stritolavi, dicevi che ero troppo per te e io ti ripetevo che tu eri per me speciale, per pochi. Mi ricorderò dei tuoi occhi che brillavano quando riempivi uno zaino.
Delle tue linguacce e di quel modo unico che avevi di essere libero e spensierato. Sei stato la mia roccia quando ne ho avuto bisogno. Ho ringraziato Dio perché ci ha fatti incontrare e adesso con chi devo prendermela? Rimarrai per sempre nel mio cuore insieme all’estate più bella e terribile della mia vita. Fai buon viaggio e non sarai mai solo». Parole pronunciate nel caldo accecante di un pomeriggio di agosto di fronte alla cassa di legno chiaro che contiene le ceneri di Elia Baraldi, ma è troppo piccola per fare posto al dolore e le lacrime dei suoi amici, oltre mille persone, che ieri pomeriggio si sono date appuntamento al cimitero di Arcellasco per dirgli addio.
«L’ultima volta che l’ho sentito è stato domenica alle 14.30 e aveva appena finito la scalata al Pilastro – ha ricordato papà Paolo che quella piccola cassa di legno l’ha portata con amore sotto il braccio fin dentro il camposanto, per deporla su un tavolino insieme a una rosa blu, dei moschettoni, dei pennelli e un foto di Elia felice con il suo caschetto da rocciatore e una vetta sullo sfondo – Era felice e piangeva dalla gioia. Chi ha la passione dell’alpinismo mette in conto certe cose: devi accettare il rischio e questa cosa ci aiuta ad andare avanti. Ieri siamo andati a prenderlo e abbiamo fatto una parte del sentiero che hanno fatto e lì ho visto da dove mi ha chiamato, dove era felice e per me è lì. E credo che insieme a Bonatti e Cassin, i miei miti, ci sia anche lui». «In questa notte di San Lorenzo c’è una stella in più nel cielo», l’ha ricordato un amico e la notte scorsa sono stati in tanti a guardare il cielo e a dedicare un pensiero e Elia, che scalando come piaceva a lui è salito più in alto di tutti.