Dalle cartoline all’estorsione. Ragazzo di diciannove anni fa arrestare due venditori abusivi

Costretto a prelevare denaro in una filiale di via Boldoni a Como. Richiama l’attenzione di un dipendente che fa intervenire la polizia.

Dalle cartoline all’estorsione. Ragazzo di diciannove anni fa arrestare due venditori abusivi

I due sono stati trovati in possesso di altri contanti e delle cartoline identiche a quelle descritte dalla vittima

Dalle cartoline da 10 euro vendute per strada, alla pretesa di consegnare 250 euro. Il tentativo di estorsione commesso da due venditori abusivi in centro città, si è concluso con il loro arresto da parte della polizia per tentata estorsione in concorso. I due - Leonardo Mastroeni 22 anni di Milano e Antonio Re, 37 anni di Taranto – giovedì pomeriggio hanno avvicinato un ragazzo comasco di 19 anni, che camminava in città murata. Gli hanno proposto l’acquisto di alcuni gadget, un mazzetto di cartoline per un importo di 10 euro, che il ragazzo ha deciso di acquistare e pagato. Ma a quel punto, i due avrebbero iniziato a pretendere più soldi, facendo pressioni anche fisicamente: la vittima ha infatti raccontato di essere stato cinto al collo da uno dei due, e preso per un braccio a forza, per andare a uno sportello bancomat e prelevare il massimo erogabile, 250 euro da consegnargli, non si è bene capito a che titolo. I tre sono quindi arrivati fino alla filiale di una banca di via Boldoni, dove il diciannovenne ha effettivamente prelevato il denaro. Ma poi, rimasto solo nell’atrio, è riuscito a richiamare l’attenzione di un dipendente che era all’interno, chiedendo aiuto. La pattuglia della Squadra Volante è arrivata pochi minuti dopo, chiamata dal dipendente di banca, in tempo per sorprendere i due venditori ancora in attesa della consegna dei contanti. I due sono stati portati in Questura e identificati, trovati in possesso di altri contanti e delle cartoline colorate identiche a quelle descritte dalla vittima che nel frattempo, assieme agli agenti, aveva ricostruito quanto accaduto. Su disposizione del magistrato di turno, Michele Pecoraro, sono stati entrambi portati al Bassone, con l’accusa di tentata estorsione, in attesa dell’interrogatorio di convalida. Pa.Pi.