Como, lui li insegue e lei gira un filmato: coppia detective sventa un furto

Due trentenni sono stati determinanti per l’arresto di due ladri che avevano rubato una borsetta

Borsetta rubata (foto di repertorio)

Borsetta rubata (foto di repertorio)

Como - Un comportamento che ha permesso di inseguire, individuare e arrestare due dei tre ladri che avevano rubato la borsa a una donna seduta al tavolino di un bar sul Lungolario Trieste. Così il questore di Como Giuseppe De Angelis, ha scritto una lettera alla coppia che sabato pomeriggio ha inseguito e filmato i due ladri, dopo averli visti commettere il furto e scappare. La vittima, una milanese di 75 anni, era seduta a un tavolino del bar Lario, sul Lungolago Trieste quando B.L., 26 anni e S.S.i, 19 anni, entrambi marocchini irregolari, assieme a un terzo ragazzo che è riuscito a fuggire, le hanno preso la borsa e sono scappati verso il Lungolario Trento. I due comaschi, 32 anni lui e 36 lei, hanno assistito alla scena, e si sono subito attivati: lui ha inseguito i ladri, li ha visti gettare la borsa e ha potuto indicare la direzione di fuga alla pattuglia della Squadra Volante arrivata qualche attimo dopo.

Nel frattempo lei li aveva filmati, consegnando ai poliziotti quelle immagini che sono state determinanti per individuarli. Soprattutto uno dei due, che indossava una tuta da ginnastica azzurro turchese, e aveva i capelli tinti di giallo acceso. Inconfondibile. Processati ieri mattina per furto aggravato, sono stati portati in carcere in attesa del rinvio. Ma nel frattempo il Questore ha fatto recapitare un lettera ai due comaschi, confermando loro che quanto avevano fatto si era dimostrato fondamentale per riuscire ad arrestare i due ladri, e complimentandosi per il senso civico dimostrato nell’attivarsi per dare uan mano alla polizia. Una condotta che il questore ha ritenuto esemplare, soprattutto in un momento difficile, in cui il senso di collaborazione, e i valori di solidarietà umana, stanno diventando un patrimonio sempre più raro. Intanto i due arrestati, che ieri mattina hanno deciso di non patteggiare la loro condanna, staranno in carcere fino alla prossima settimana, quando torneranno davanti al giudice con le idee più chiare su come affrontare il processo.