Como, uccise un pensionato: l’assassino è sano di mente

Le conclusioni dello psichiatra forense nella perizia dalla Procura dopo le aggressioni di Omar Querenzi

Omar Querenzi, il trentatreenne di Albiolo arrestato lo scorso 11 agosto, dopo una scia di aggressioni avvenute in via Giussani, sfociate nell’omicidio di Giuseppe Mazza, è sano di mente. Lo ha stabilito la consulenza svolta dallo psichiatra forense Nicola Poloni di Varese, incaricato dal sostituto procuratore di Como, Simone Pizzotti, di valutare le condizioni mentali dell’indagato. Se non giungeranno ulteriori valutazioni da parte della difesa, o un’eventuale perizia disposta dal giudice – che tuttavia ha già rigettato una prima richiesta di incidente probatorio giunta dai difensori dell’indagato, Pasquale Saggiomo e Dense Canu in attesa dell’esito della consulenza chiesta dalla Procura – Querenzi andrà dunque incontro a un processo con il campo sgombro da ogni vizio di mente, a giustificazione delle sue condotte.

Quel giorno era stato dimesso dal Pronto Soccorso del Sant’Anna al termine di un ricovero di alcune ore conseguente a una crisi di astinenza. Ormai in condizioni di salute stabili, si era allontanato dall’ospedale, innescando una scia di aggressioni apparentemente immotivate culminate nell’omicidio del pensionato, che avevano fatto dubitare della sua stabilità mentale. Chiarito anche questo aspetto, è possibile che a breve l’indagine venga chiusa, con la richiesta di rinvio a giudizio per l’omicidio di Mazza e il tentato omicidio di un ragazzo di 24 anni a cui aveva chiesto un’informazione, alla fermata del bus, poco distante dal luogo in cui ha ferito mortalmente alla gola Mazza, nativo di Chiavenna, morto a 76 anni all’interno della sua auto, dove è stato colpito alla gola con un pezzo di vetro. Paola Pioppi