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Como, conto alla rovescia per la tangenziale a pagamento

Novemila firme raccolte, i sindaci protestano ma il 1 novembre arriva il pedaggio: 62 centesimi per poco più di due chilometri e mezzo

Dal primo novembre si cambia

Como, 29 ottobre 2015 - Lo scherzetto di Halloween ai comaschi rischia di prepararlo Pedemontana, anche se stavolta non ci sarà molto da ridere, visto che dal 1 di novembre la tangenziale in miniatura di Como diventerà a tutti gli effetti a pagamento: 62 centesimi per poco più di due chilometri e mezzo di strada, da Villa Guardia all’Acquanegra. «Grazie all’automazione Pedemontana sarà la prima autostrada d’Italia senza caselli», recita lo spot trasmesso per radio e qualcuno sussurra che così verranno preservata l’incolumità dei poveri casellanti, al riparo dalle ire dei comaschi che di pagare non hanno proprio voglia. 

Trentanove consigli comunali hanno approvato un ordine del giorno in cui si chiede a società e Regione di fare marcia indietro, ma il presidente Maroni si è chiamato fuori. Prima ha bollato come «populista» l’iniziativa patrocinata dal primo cittadino di Albese, Alberto Gaffuri, cui ha aderito anche Mario Lucini, poi ha ricordato ai sindaci che l’interlocutore giusto in materia di pedaggi non è al Pirellone bensì a Roma, rimandando la controversia al Ministero delle Infrastrutture e al Cipe. Difficile pensare che lì saranno disposti a cambiare idea: i pedaggi sono indispensabili per coprire, almeno in parte, gli investimenti di Pedemontana e pensare di accollare il costo dell’infrastruttura su Società Autostrade, rivedendo i pedaggi dell’A9, non sembra un’ipotesi sostenibile. In più c’è da considerare che la protesta con il pedaggio ha infiammato i sindaci ma lasciati piuttosto indifferenti i loro concittadini: finora sono state raccolte solo 9mila firme, comprese quelle arrivate grazie al web e ai social network. In pratica neppure tutti gli abitanti di Camerlata, che sarebbe i più penalizzati se si dovesse tornare a insistere sulla vecchia viabilità, hanno aderito. Viste le premesse ai comaschi non resta che rassegnarsi e pagare, oppure disertare la tangenzialina come molti di loro hanno fatto in tutti questi mesi.

A tutti gli altri non rimarrà che iscriversi al «Conto Targa», attivo sul portale di Pedemontana, registrando la propria auto e il proprio numero di conto corrente o carta di credito. In questo modo anche a novembre si potrà circolare gratis, mentre fino a metà gennaio il prezzo del pedaggio sarà dimezzato. Sempre che il ministro Delrio, al quale il sindaco Mario Lucini ha inviato nei giorni scorsi una accorata lettera sottoponendogli il problema non ci ripensi. Di sicuro dopo i record di Expo tra Como e Varese si preparano a battere un nuovo primato, quello del collegamento autostradale più caro d’Italia e forse d’Europa. Per coprire trentacinque chilometri infatti toccherà pagare, seppure in maniera virtuale, ben 4 euro e 71 centesimi, che salgono a dieci euro per camion e bus. Ro.Can.