
Studenti impegnati nella prima prova
Como, 18 giugno 2015 - Come il protagonista de «Il sentiero dei nidi di ragno» hanno trovato la loro via alla Maturità anche gli studenti comaschi, puntuali ieri mattina di fronte agli ingressi delle loro scuole con il vocabolario sotto il braccio e le borse sotto gli occhi, ricordo di una notte che in molti hanno passato in bianco. Inaspettatamente i presidi più che per loro erano in apprensione per i professori, che in alcuni casi si sono dati malati all’ultimo momento per protesta contro la riforma della scuola annunciata dal Governo Renzi. Problemi superati grazie ai sostituti nominati dal provveditorato e, in qualche caso, alla minaccia di visite fiscali. Non se ne sono neppure accorti i ragazzi, impegnati a districarsi tra temi, analisi del testo e saggi brevi.
«Alla fine è andata bene - sorride Marco Consonni, appena uscito dal portone del Liceo Classico Volta - mi aspettavo tracce più difficili. Alla fine ho scelto il tema di attualità ispirato da una frase di Malala Yousafzai». Si è lasciato ispirare dalla comunicazione al tempo di internet Marco Forte. «Oggi telefonini e social network hanno definitivamente eliminato il concetto di lontananza - spiega - Una realtà che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, ma su cui non riflettiamo mai abbastanza». Più aulica Martina Colombo, che parlando di «Letteratura come esperienza di vita» è riuscita a citare i suoi autori preferiti. «A differenza dei miei compagni ero molto serena - spiega - amo la letteratura e siccome all’università ho deciso di iscriversi a medicina questo per me era l’ultimo tema. Così ho scelto questa traccia che mi permetteva di parlare dei libri che amo, spero di aver fatto un buon lavoro». Neppure il tempo di arrivare a casa per uno spuntino che per i maturandi è stata già ora di tornare sui libri, per ripassare in vista della seconda prova.
«Il vero scoglio sarà il questionario multidisciplinare - spiega Federica Manca - non sappiamo ancora quali saranno le materie e praticamente abbiamo dovuto studiare tutto: dal greco a matematica». Notte in bianco anche per gli studenti delle ex-magistrali, oggi Liceo delle Scienze Umane, Teresa Ciceri. «Questa notte il sonno è stato agitato - spiega Sara Citella di Lipomo - ma alla fine i temi erano alla nostra portata. Ho scelto il saggio sul ’900 e spero di aver fatto bene. Se mi aspettavo un esame più facile? Troppo presto per dirlo, questa era solo la prima prova, ma le due che ci aspettano sono probabilmente più insidiose». La pensa così anche Elena Caridi di Bregnano. «Secondo me la prova più impegnativa è il questionario - conclude - ci sono tante materie e poco tempo per rispondere ai quiz. Il tema alla fine è la prova più accessibile, un buon modo per rompere il ghiaccio».