ROBERTO CANALI
Cronaca

Bassone, emergenza affollamento al carcere di Como

Il carcere cittadino maglia nera in Italia per spazi vitali dei detenuti: molti casi di autolesionismo

Al carcere comasco del Bassone gli spazi vitali sono ai minimi

Como, 26 luglio 2019 - Una vergogna nazionale la condizione di sovraffollamento in cui sono costretti a vivere i detenuti del Bassone, maglia nera nelle carceri italiane insieme a Brescia, Larino e Taranto perché nelle celle in due sono costretti a condividere lo spazio che sarebbe riservata a una persona sola. A denunciarlo gli attivisti di Antigone nel loro rapporto annuale che fotografa la situazione delle carceri in Italia e in Europa. «Nel 30% degli istituti visitati in questi primi tre mesi dell’anno non si rispettava il parametro minimo di 3 metri quadri per detenuto al di sotto del quale si configura per la giurisprudenza europea il trattamento inumano e degradante – spiega il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella – Al Bassone di Como ad esempio la percentuale di affollamento è del 200%, significa che dove dovrebbe esserci un solo detenuto ce ne sono due. Questo aumento del sovraffollamento al di là dei luoghi comuni agitati da alcune parti politiche, non è dovuto ad un aumento della criminalità, in particolare quella straniera».

Infatti, da una parte, il numero di reati è in costante calo e anche gli ingressi in carcere sono in conseguente diminuzione. «Il numero più alto di detenuti si spiega dunque con l’aumento delle durata delle pene, frutto anche delle politiche legislative degli ultimi anni. Gli stranieri in carcere poi, negli ultimi 10 anni, sono diminuiti del 3,68%. Se nel 2003 ogni 100 stranieri residenti regolarmente in Italia l’1,16% degli stessi finiva in carcere, oggi la percentuale e’ scesa allo 0,36%».

A denunciare che la casa circondariale di Como è al collasso era stato il Comparto sicurezza della Cisl di Como appena un paio di settimane fa, con una lettera-esposto al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in cui si denunciavano i ripetuti episodi di violenza nei confronti del personale di polizia penitenziaria dovuti proprio alle condizioni estreme in cui i detenuti sono costretti a vivere.

Attualmente il Bassone ospita 465 detenuti (419 uomini e 44 donne), a fronte di 191 agenti di polizia penitenziaria (173 uomini e 18 donne). Gli spazi all’interno del complesso sono suddivisi 6 sezioni comuni, di cui 4 a custodia aperta, cioè in cui le celle restano aperte dalle 8 alle 20: ci sono una sezione infermeria, un reparto osservazione, un reparto trans, una sezione semiliberi e una sezione femminile.

«Quasi il 70% dei detenuti presenti nel carcere comasco è di nazionalità straniera – spiegano i rappresentanti della Cisl – e presenta diversi problemi, tutti di difficile soluzione, a causa anche della difficoltà di contatto con i paesi di origine, che genera nervosismi i quali spesso degenerano in atti di autolesionismo o in aggressioni ai danni del personale di Polizia Penitenziaria che, all’interno del carcere, non ha alcun mezzo di difesa. Di fronte ad attacchi da parte di detenuti con manici di scopa, gambe di tavolo ed altre suppellettili gli agenti possono soltanto ripararsi dai colpi e sperare di non subire danni permanenti».