Cantù, prescrisse lassativo ma è un aborto colposo: medico condannato

Con i sintomi dalla donna, alla trentaquattresima settimana di gravidanza, si sarebbe dovuto chiedere un consulto ostetrico

L'ospedale di Cantù

L'ospedale di Cantù

Cantù (Como), 13 agosto 2019 - Finita a processo per aborto colposo, per un episodio avvenuto la notte del 4 agosto 2013 all’ospedale di Cantù, è stata condannata a quattro mesi di reclusione Antonella Bertacchi, 55 anni, medico in servizio quella notte. Il giudice monocratico di Como ha concesso le attenuanti generiche, e la sospensione condizionale, al termine del processo che si era aperto a ottobre dello scorso anno. Una donna all’ottavo mese di gravidanza si era presentata al pronto soccorso dell’ospedale di Cantù con forti dolori addominali. 

Poco dopo era stata dimessa con la prescrizione di un lassativo, salvo poi perdere la bambina cinque ore dopo, quando si erano rotte le acque e non c’era più nulla da fare. Nel processo è stata ascoltata anche la testimonianza del consulente della parte civile, che ha ribadito le conclusioni del consulente nominato dal pubblico ministero Antonio Nalesso. Il medico ha parlato di «prestazione sanitaria insufficiente e inadeguata». Con i sintomi dalla donna, alla trentaquattresima settimana di gravidanza, si sarebbe dovuto chiedere un consulto ostetrico.

«Mancanza che ha condizionato ciò che è accaduto dopo». Il marito della donna aveva riferito di una visita durata meno di dieci minuti, alle 5 del mattino. Con la moglie aveva cercato una farmacia e seguito l’indicazione ricevuta in ospedale, nelle ore successive la situazione era precipitata, fino alla perdita della bimba.