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Precipita sul Sasso Gordona: la piccola Izia non ce l’ha fatta, morta a soli 4 anni

È spirata all’ospedale di Bergamo dopo un’intervento di Paola Pioppi

Sul luogo della caduta erano intervenuti i sanitari del 118 a bordo dell’elisoccorso (Cusa)

Schignano (Como), 10 agosto 2015 - L’avevano recuperata in condizioni disperate, dopo un volo di un centinaio di metri lungo un canalone nella zona del Sasso Gordona. La piccola - Izia Cuppilard, bimba francese di quattro anni - non è sopravvissuta a quelle ferite così dilanianti: ieri mattina i medici dell’ospedale di Bergamo, che per quasi dodici ore avevano cercato di tenerla in vita, si sono dovuti arrendere. Il decesso della piccola è stato dichiarato in mattinata, quando il suo cuore si è arrestato. L’incidente, il secondo nel giro di una settimana che ha coinvolto piccoli escursionisti, è avvenuto sabato verso le 14, mentre con i genitori percorreva il sentiero che conduce al Sasso Gordona, a poca distanza dal Rifugio Prabello e dal confine svizzero. Qui è scivolata lungo la scarpata che costeggiava il tragitto, per motivi che ora i carabinieri di Menaggio stanno cercando di capire.

La bimba è scivolata per un centinaio di metri, sfuggita al controllo sotto gli occhi di mamma e papà, senza più riuscire a fermarsi. In pochi attimi, ha urtato violentemente sassi e arbusti, procurandosi numerose ferite che l’hanno ridotta in fin di vita. Per il suo recupero, reso difficoltoso dalle condizioni impervie del punto in cui era franata, è intervenuto il 118 assieme al Soccorso Alpino. Il medico l’ha intubata e trasportata in elisoccorso all’ospedale di Bergamo, dove è stata immediatamente sottoposta a intervento chirurgico per cercare di sanare le ferite più gravi. Nelle ore successive è stata stabilizzata e tenuta in osservazione con terapie intensive, che tuttavia non sono bastate a tenerla in vita. Ora i carabinieri, in accordo con il magistrato di turno, faranno una serie di accertamenti per ricostruire nei dettagli l’incidente, per poi dare il nulla osta al ritorno in Francia. Una settimana fa un altro gravissimo incidente di montagna, aveva coinvolto un bimbo tedesco di dieci anni, questa volta sul Monte Legnone, nel Lecchese. Anche in questo caso il piccolo era in gita con i genitori, un’escursione nella quale stavano cercando di raggiungere la vetta a quota 2500 metri: come la bimba francese, è precipitato in un dirupo, facendo un volo di una cinquantina di metri, che gli è stato fatale.

paola.pioppi@ilgiorno.net