di Roberto Canali
È ancora lunga la conta dei danni alla Comet di via Cadorna, ai danni all’azienda provocati dall’esplosione della cisterna che nella notte tra lunedì e martedì ha svegliato tutto il paese andranno infatti aggiunti quelli alle abitazioni. Per questo il sindaco Federico Broggi ha invitato i suoi concittadini a prendere contatto con gli uffici dell’azienda, che fa parte del gruppo Tesa, per segnalare i danni subiti. "La maggior parte delle segnalazioni riguardano le abitazioni limitrofe all’impianto – spiega il primo cittadino – L’azienda chiede a tutte le persone interessate di inviare una mail con i propri dati, il recapito e naturalmente una descrizione anche fotografica dei danni subiti. Da parte nostra continueremo a monitorare la situazione, mantenendo un costante canale di comunicazione con gli enti preposti al controllo del sito e a svolgere gli accertamenti del caso, oltre che con la prefettura di Como e l’azienda stessa". La buona notizia è che nonostante la forte esplosione, udita anche a diversi chilometri di distanza, non ci sono stati feriti. Merito della procedura di sicurezza seguita dai trenta dipendenti che erano in turno al momento del malfunzionamento dell’impianto che prima di esplodere è andato in tilt e ha iniziato a emettere fumo. "Ai dipendenti va tutta la nostra vicinanza in questo momento così difficile, per fortuna nessuno è rimasto ferito in seguito all’esplosione". Terminata la bonifica dell’impianto da parte dei vigili del fuoco anche l’Arpa ha confermato che i rilievi hanno escluso la presenza di sostanze inquinanti o nocive, nonostante nelle ore immediatamente successive all’incidente ci ha potuto si è allontanato da casa perché l’aria era irrespirabile per colpa del fumo. A provocare l’esplosione nell’azienda che produce nastri adesivi è stato il guasto al filtro del serbatoio che serve per il recupero dei vapori di esano, un composto chimico altamente infiammabile.