
Il musicista con il suo clarinetto
Tremezzina (Como), 2 luglio 2018 - Dopo una giornata di pausa, riprende martedì 3 luglio alle ore 21 la programmazione del Festival Internazionale LacMus, tornando nel prezioso scrigno di Villa Carlotta, simbolo delle bellezze artistiche e naturali del Lario. Il concerto punta i riflettori su uno degli strumenti a fiato più versatili, il clarinetto, amatissimo già da Mozart per il suo timbro vellutato, ma soprattutto protagonista di tanta musica del Novecento, sia in ambito colto che nel jazz e nei repertori popolari.
“Clarinettissimo: da Debussy a Bernstein. Francia e America sul lago di Como” è il titolo della serata. Se il 1918 segna la prematura morte di Debussy, nello stesso anno vede invece la luce Leonard Bernstein, compositore, pianista e direttore d’orchestra fra i più energici del secolo scorso. Tra i due, il programma tocca altri autori - Poulenc, Milhaud, Novacek – e presenta anche una pagina per clarinetto e live electronics firmata ed eseguita dall’interprete stesso del concerto, Anton Dressler. Docente nei conservatori di Trento e Riva del Garda, Dressler è da sempre appassionato cultore del repertorio contemporaneo, tanto che diversi compositori gli hanno dedicato opere per clarinetto. La rielaborazione del suono in tempo reale rappresenta un’altra sua passione, che lo ha portato a scrivere diversi brani per il suo strumento unito all’elettronica, raccolti nel cd di prossima uscita “Live Movement”. A Villa Carlotta, Dressler sarà accompagnato al pianoforte da Viktoria Vassilenko, formatasi nella nativa Bulgaria e in seguito a Madrid, sotto la guida di Dmitry Bashkirov. Vincitrice del Concorso “Enescu” a Bucarest nel 2016, dallo stesso anno la giovane è artist in residence presso la Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio, dove studia con Louis Lortie.
Eclettico ed entusiasmante il programma, che prende le mosse dalla Sonata per clarinetto e pianoforte di Francis Poulenc. Il compositore parigino aveva progettato un ciclo di sonate per strumenti a fiato, ma a causa della sua improvvisa morte, riuscì a portare a termine solo quelle per clarinetto e per oboe. Commissionata dal celebre clarinettista Benny Goodman, la Sonata venne eseguita a tre mesi dalla scomparsa di Poulenc, presso la Carnegie Hall di New York, il 10 aprile 1963, dallo stesso Goodman e da Leonard Bernstein al pianoforte. L’opera è dedicata alla memoria di Arthur Honegger che, insieme a Poulenc, faceva parte del celebre “Gruppo dei Sei”.
La simpatia, la vitalità, la straordinaria comunicativa sono le caratteristiche che più si ricordano di Leonard Bernstein. La sua carriera decolla nel 1943, quando viene chiamato a sostituire Bruno Walter per dirigere la New York Philarmonic Orchestra in un’esibizione trasmessa dalla CBS in tutto il paese. Nove giorni più tardi il clarinettista David Oppenheim, marito dell'attrice e cantante Judy Holliday, registra la Sonata per clarinetto e pianoforte con Bernstein alla tastiera. Composta tra il 1941 e il 1942, è la prima opera pubblicata da Bernstein e risente delle influenze di Hindemith e Copland. I ritmi sincopati evocano lo stile jazzistico e blues, preannunciando le innovative caratteristiche di West Side Story.
Dedicati al clarinettista Jon Manasse e al pianista Jon Nakamatsu, protagonisti della prima incisione nel 2014, i Four Rags for Two Jons di John Novacek concludono la serata e ci traghettano nel nuovo millennio, conducendoci idealmente oltreoceano nelle città di Saint-Louis e New Orleans, per rievocare la nascita del ragtime, genere musicale prejazzistico legato all’incontro-scontro culturale fra bianchi e neri. In caso di pioggia il concerto si terrà nell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo Statale della Tremezzina.