
Una parte della collezione del Museo di Grandate
Grandate, 31 marzo 2017 - Dal 1° aprile prossimo al 18 febbraio 2018, per la prima volta nella sua storia e per un intero anno, il Museo del Cavallo Giocattolo sarà ospite del Triennale Design Museum con due tra i suoi esemplari più prestigiosi. I cavalli Edoardo e Fortunato entrano infatti a far parte di “Giro Giro Tondo. Design for Children”, che racconta la storia del design italiano dedicato al mondo dell’infanzia. Una mostra che presenta il design e l'architettura per i più piccoli, attraverso i giochi e le immagini che li hanno divertiti, gli spazi in cui si sono mossi e gli oggetti che li hanno aiutati a crescere. Il percorso è strutturato in dieci differenti sezioni tematiche: dalla storia dell’arredo, a quella del giocattolo, delle installazioni urbane, degli interventi performativi e delle architetture, passando attraverso la storia della grafica, dell’illustrazione e dell’editoria, dell’animazione, degli strumenti per la scrittura e il disegno. L’allestimento ha una forte componente figurativa, con un’anima pop, ed è punteggiato da stazioni in cui i giovani visitatori possono interagire, giocare, imparare. In particolar modo la sezione storia del giocattolo, a cura di Luca Fois con Renato Ocone, è quella in cui si innestano sia i giochi Chicco sia i due esemplari Edoardo e Fortunato del Museo Cavallo Giocattolo che fanno da “ponte” con la sezione Arredo. Entrambi sono cavalli a dondolo italiani dei primi del Novecento: Edoardo è scolpito in legno ed è dipinto a mano con decorazioni tipiche della Val Gardena, Fortunato è un “futuristico” cavallo a dondolo dalla forma stilizzata e geometrica in legno policromo con particolari in metallo montato su un singolare doppio dondolo che gli permetteva l’avanzamento. La sezione che ospita Edoardo e Fortunato, mostra l’evoluzione del giocattolo attraverso l’esposizione di 100 oggetti che ne hanno fatto la storia. Si passa infatti dai giocattoli più antichi di inizio ‘900 ai giocattoli degli anni Settanta e Ottanta in cui cominciano ad emergere le singole abilità dei bambini e nascono i primi giochi di ruolo.