REDAZIONE BRESCIA

Tifosi in piazza per il Brescia Calcio

Al bivio Visendi cerca l’accordo con le banche per pagare l’iscrizione, i supporter si mobilitanoLuca Marinoni Brescia di Luca Marinoni

John Visendi (Fotolive)

Brescia, 2 luglio 2014 - Nel momento più difficile della storia ultrecentenaria del Brescia sembra che siano in campo a “giocare” soprattutto i tifosi. Ieri sera la Curva Nord ha organizzato un incontro per analizzare la delicatissima situazione che si sta consolidando. Gli Ultras e diversi gruppi di tifosi spontanei stanno dando vita ad un tam tam ripetuto ed insistente sui social network con l’unico obiettivo di salvare questo Brescia che con il passare delle ore sembra avviato inesorabilmente verso la tanto temuta “sparizione” dal calcio che conta. Al momento, dopo i mancati adempimenti dei giorni scorsi, sulla testa delle Rondinelle incombono tre punti di penalizzazione, ma questa non è certamente la minaccia principale per una squadra che corre il serio rischio di non potersi neppure iscrivere al prossimo Campionato cadetto. Un’ipotesi sempre più minacciosa che costringerebbe il Brescia a subire l’onta di dover ripartire dalla D o, addirittura, dall’Eccellenza nel caso che le risorse a disposizione per inaugurare il nuovo corso fossero piuttosto scarse.

Una scenario davvero terribile, che i tifosi biancazzurri stanno cercando di scongiurare con tutti i mezzi a loro disposizione e, soprattutto, cercando di coinvolgere in questa causa gli imprenditori bresciani che per il momento hanno seguito il vero e proprio scoppio della crisi del Brescia piuttosto defilati. In questo momento, in effetti, in prima posizione a cercare di riannodare le fila del discorso si trova John Gaethe Visendi, il “risollevatore” di aziende, che sta giocando la partita con l’Ubi Banca, detentrice di gran parte della notevolissima massa debitoria (in molti parlano di più di 40 milioni di passivo) della società di via Bazoli. Lo stesso Visendi ha tempo fino al 15 luglio per risollevare le speranze dei tifosi bresciani, riuscire ad accumulare un patrimonio tale da far fronte ai debiti e garantire il prosieguo dell’attività, oltre, naturalmente, ad effettuare tutti gli adempimenti necessari per vedere iscritto regolarmente il nome del Brescia al prossimo Campionato di serie B.  

Un compito tutt’altro che agevole per lo stesso Visendi, che deve far fronte non solo ad una situazione più che complicata (e ad un certo scetticismo che sta accompagnando l’operazione), ma deve trovare anche il tasto giusto per coinvolgere un numero di imprenditori tale da raccogliere la somma per chiudere questo delicato capitolo della storia del Brescia e assicurare il futuro ad una squadra che, come hanno gridato i tifosi anche ieri sera, non deve conoscere una simile umiliazione fuori dal campo.