La FeralpiSalò costretta a emigrare a Piacenza per le partite di serie B: distanza 117 chilometri

Il Turina non è a norma e gli interventi per sistemarlo costano troppo, Cellino per ora non molla il Rigamonti: primi match in Emilia

Il presidente Pasini, a destra, spera di trovare una soluzione adeguata per lo stadio

Il presidente Pasini, a destra, spera di trovare una soluzione adeguata per lo stadio

Sarà il Garilli di Piacenza a ospitare le prime partite casalinghe della FeralpiSalò nella stagione d’esordio in serie B della squadra gardesana. Una notizia che non ha regalato il colpo di scena desiderato dai tifosi salodiani, ma che, come in tutte le telenovela degne di tal nome, non rappresenta l’ultima puntata di una vicenda che non è ancora giunta al suo epilogo.

In effetti, anche se le prime gare ufficiali si svolgeranno in un impianto che ha conosciuto pure la serie A come quello emiliano, perfettamente strutturato ed efficiente, ma a 117 km da Salò, la speranza di molti appassionati verdeblù e del presidente Giuseppe Pasini in primis è quella di poter spostare la sede logistica della FeralpiSalò al Rigamonti di Brescia.

Accordo da trovare

Si tratterebbe, senza dubbio, di un avvicinamento di indubbio rilievo, ma che è legato al raggiungimento dell’accordo economico per l’utilizzo della stadio di Mompiano con il presidente del Brescia, Massimo Cellino, che al momento ne è il gestore.

Gli incontri tra i due massimi dirigenti non sono mancati, ma, purtroppo, non sembrano avere avvicinato le posizioni delle due parti. Una situazione di incertezza che ha spinto la FeralpiSalò, società abituata a programmare per tempo, a puntare sulla certezza che veniva offerta dal Garilli, sperando, magari, di poter cambiare la collocazione della formazione di Stefano Vecchi strada facendo.

Lo stadio di Salò

In questo senso, se il Rigamonti rappresenta un’eventualità alla quale non si vuole chiudere la porta, rimane pur sempre da considerare la questione legata al Lino Turina. Lo stadio di Salò non è in regola per ospitare partite di serie B, ma la società del presidente Pasini non pare intenzionata ad arrendersi. Nelle ultime sedute del Consiglio Comunale di Salò la vicenda dello stadio è balzata al centro dell’attenzione, ma non sembra, almeno finora, avere sortito gli effetti desiderati.

La FeralpiSalò è pronta a presentare il progetto di ristrutturazione dello stadio gardesano (raggiungendo la capienza di 3.500 valida, in deroga, per il primo anno tra i cadetti), ma gli interventi da realizzare (dall’impianto di illuminazione alla realizzazione della sala Var e a diverse altre migliorie) sono numerosi e molto onerosi (si parla di un costo di oltre due milioni di euro). Come sarà possibile reperire una somma del genere e, d’altra parte, come sarà possibile portare a termine in breve tempo quella che è diventata una corsa contro il tempo davvero proibitiva?  

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