
Massimo Cellino
Brescia – Non ci sono state sorprese. L’udienza del Tribunale Federale Nazionale si è conclusa con l’udienza che aleggiava ormai da giorni. Il Brescia per irregolarità amministrative è stato penalizzato di quattro punti per la stagione in corso e di quattro per la prossima. Una decisione che, classifica alla mano, sancisce la retrocessione in serie C delle Rondinelle, che precipitano a 39 punti al fianco del Cittadella e abbandonano il torneo cadetto insieme ai patavini e al Cosenza. Festa grande, invece, per il Frosinone, che a questo punto è salvo direttamente, mentre la Salernitana dovrà sfidare nel play out la Sampdoria che già ha visto il baratro della terza serie (oltre che quello di una grave crisi societaria).
La sentenza di primo grado del TFN ha anche comminato sei mesi di inibizione al presidente biancazzurro Massimo Cellino e al consigliere delegato Edoardo Cellino, mentre la società biancazzurra avrà tempo per rivolgersi alla Corte d’Appello per il giudizio di secondo grado sino al 12 giugno. Dopo questa data verrà disputato lo spareggio salvezza tra sampdoriani e salernitani anche se il Brescia Calcio, a dire il vero, ha ribadito di avere intenzione di adire tutti gli organi di giustizia, sia sportiva che ordinaria, dunque, per fra valere le proprie ragioni.
Quelle ragioni che, nonostante l’iniziale fiducia del pool di avvocati che difende le Rondinelle, non sono state accolte dal TFN, che non ha accettato la tesi secondo la quale la società del presidente Cellino si è sempre comportata in modo corretto e in assoluta buona fede. Anche il massimo dirigente biancazzurro, comprensibilmente amareggiato, ha sostenuto a più riprese di sentirsi truffato e vittima di una macchinazione, ma, a questo punto, salvo un deciso dietro-front nel secondo grado, la strada futura del Brescia è ricca di incognite. Timori che vengono aumentati (e non di poco) dall’imminente scadenza (6 giugno) entro la quale dovranno venire regolarizzate le pendenze per poter iniziare la nuova stagione.
Una ricerca, quasi contro il tempo, dei fondi necessari che fa il paio con la situazione assai delicata nella quale si trovano in questo momento le trattative per la cessione del club da parte di Cellino. Il patron è chiaramente intenzionato a vendere, ma non arriva la fatidica fumata bianca che potrebbe riscrivere il futuro del Brescia Calcio. Nonostante la retrocessione sancita dalla sentenza del TFN gli acquirenti rimangono interessati a rilevare il sodalizio bresciano, ma bisogna trovare in fretta la quadratura del cerchio necessaria per aprire un nuovo capitolo (anche dalla C) di questo travagliato momento del Brescia.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su