Scegliere il futuro della fabbrica: ci pensa l’intelligenza artificiale

Brescia, la trafileria Tecnofil si affida al software di Vedrai per affiancare i manager nelle scelte

La produzione di cavo alla Tecnofil

La produzione di cavo alla Tecnofil

Brescia -  Il futuro delle aziende è messo a dura prova dallo choc della pandemia e ora dalle ripercussioni della guerra, i tagli sulle forniture di materie prime e l’aumento dei prezzi spaventano. Per assistere i manager nella scelta delle strategie giuste per governare piccole e medie imprese in un mare in tempesto si punta all’intelligenza artificiale. Un assistente virtuale nelle decisioni più complesse, sull’orientamento della produzione e della logistica. Questa, almeno, è la scelta di Tecnofil, trafileria bresciana con un ruolo leader in Europa, da sei anni nell’orbita del gruppo Alfa Acciai. L’azienda ha scelto come partner Vedrai, società specializzata nelle soluizioni basate su intelligenza artificale per supportare le decisioni di imprenditori e manager di pmi. Fondata a maggio 2020 da Michele Grazioli, oggi presidente e ceo, in due anni Vedrai ha ampliato il suo organico da 3 a oltre 80 persone, in prevalenza persone sotto i trent’anni. La raccolta di capitale ha superato i40 milioni: questi nuovi fondi saranno investiti per proseguire l’espansione della società in Italia e in Europa e per sviluppare ulteriormente la tecnologia. Vedrai si avvale infatti di agenti virtuali che, grazie alla modellazione predittiva basata su apprendimento automatico, calcolano l’impatto futuro di ogni decisione, prima che questa venga presa, con risultati granulari e specifici.

Creata nel 1994 a Gottolengo, nel Bresciano, Tecnofil ha sviluppato negli anni il proprio business nella produzione filo metallic; in particolare si è specializzata nella produzione di filo a basso e medio tenore di carbonio, destinato a innumerevoli applicazioni in ambito industriale, edile, agricolo, vitivinicolo, ferramenta e casalinghi. La decisione di affidarsi agli strumenti predittivi dell’intelligenza artificiale nasce dall’esigenza dell’azienda di massimizzare il margine tenendo conto delle oscillazioni di mercato, come anche del guasto di un macchinario. A lavorare con i manager sarà l’agente virtuale chiamato “James“ che fornisce una panoramica complessiva dell’andamento aziendale e simula diversi scenari di budget, per osservare i risultati futuri a parità di condizioni. "L’intelligenza artificiale diventa un alleato, mostrando agli imprenditori alcune variabili a cui da soli non si penserebbe e rendendo il futuro aziendale meno rischioso", dice Grazioli. Da parte delle aziende serve un cambio di mentalità: adottare soluzioni di AI è una scelta che ha impatto non nel breve, ma nel medio-lungo periodo", commenta Gianluca Periccioli, ad di Tecnofil.