Impresa al femminile, in Lombardia sorride solo Milano. Sabina Maruggi: “Il segreto è la flessibilità”

La presidente di Studio Maruggi STP Srl di Sarezzo (Brescia): “La più grande opportunità professionale? Me l’ha data una donna”

Sabina Maruggi

Sabina Maruggi

Brescia – È Milano a trascinare il saldo positivo tra natalità e mortalità di imprese femminili del 2023. Lo scorso anno, secondo l’elaborazione di PoliS Lombardia, il saldo è stato di 167, ma grazie al +369 della provincia milanese. Per quanto riguarda le altre province, tranne il +20 di Lecco, il saldo è ovunque in negativo. Il trend penalizza un quadro di partenza già non proprio brillante: le aziende a guida femminile sono solo il 20%.

"Nell’ambito degli studi professionali, la percentuale è probabilmente ancora più bassa", commenta Sabina Maruggi, presidente di Studio Maruggi STP Srl di Sarezzo (Brescia), tra le poche società tra professionisti a livello nazionale che, grazie al mix tra commercialisti e ingegneri, fornisce servizi professionali e di consulenza in settori come il miglioramento industriale, la trasformazione digitale e la conformità normativa.

"Ci sono ragioni di carattere storico e sociale per cui abbiamo ancora così poche imprese guidate da donne – sottolinea Maruggi -. Nella zona che conosco meglio, la Val Trompia, ma non solo, storicamente il passaggio generazionale era rivolto ai discendenti maschi. Ci sono poi ragioni legate ai percorsi di studio intrapresi, ma anche culturali. Io sono entrata nell’attività fondata da mio padre e mia madre, nei primi anni ‘90, insieme a mia sorella, ma a 24, 25 anni, farmi prendere sul serio da clienti quasi tutti uomini è stato difficile. Inoltre i miei colleghi acquisivano clienti in contesti sociali a cui io non avrei potuto partecipare. Tuttavia, era un periodo storico in cui si lavorava tanto e le dimensioni dello studio erano già grandi, per cui non interessava a molti che non andassi a partecipare a gare di auto storiche. Oggi forse sarebbe diverso. La mia prima grande opportunità professionale? Me la diede una donna, non avevo neanche 30 anni. Non so se un uomo avrebbe fatto lo stesso, ma questa imprenditrice è ancora oggi mia cliente".

Lo Studio Maruggi ha da poco vinto il bando Imprenditoria Femminile del Ministero dell’Economia grazie al progetto “Ships”, del valore di 395.080 euro, per la trasformazione digitale e l’adeguamento degli spazi di lavoro. "La nostra struttura – spiega Maruggi – è composta principalmente da donne con famiglia: sono circa l’85% dei 40 addetti, in costante crescita. Per questo è concepita per garantire flessibilità alle dipendenti". Dopo il lockdown, in particolare, è stato adottato un modello organizzativo per favorire la “sostenibilità dell’attività lavorativa”. "Oggi tutti possono lavorare 3 giorni su 5 da casa: per lavorare in sede, ci si prenota con un’app su piattaforma di nostra proprietà. Abbiamo ragionato anche sugli spazi per favorire il lavoro in team: nessuno ha più una sua scrivania o una sua stanza, neanche io".