REDAZIONE BRESCIA

Visite mediche. Uno sportello aiuta i più deboli

Il volantino è in lingue diverse per riuscire ad intercettare chi, oltre alla fatica di orientarsi tra regole e...

Il volantino è in lingue diverse per riuscire ad intercettare chi, oltre alla fatica di orientarsi tra regole e...

Il volantino è in lingue diverse per riuscire ad intercettare chi, oltre alla fatica di orientarsi tra regole e...

Il volantino è in lingue diverse per riuscire ad intercettare chi, oltre alla fatica di orientarsi tra regole e burocrazia, deve anche affrontare la barriera linguistica. E quando si tratta di salute, questo può essere un problema, perché significa non poter accedere rapidamente (o del tutto) a visite ed esami, oppure subire le lunghe liste d’attesa senza alternative. Così l’associazione via Milano 59 ha pensato di provare a rispondere ad una delle problematiche più diffuse, che penalizza le fasce più vulnerabili. Dalle prossime settimane sarà così attivo lo “Sportello esami o visite mediche in ritardo”. La presentazione sarà venerdì prossimo, alle 18, in via Milano 59, dove sarà presentato un tassello di un progetto ambizioso che l’associazione sta provando a costruire insieme ad alcuni operatori sanitari. In sostanza dal 17 gennaio sarà attivato lo sportello settimanale gratuito per combattere i tempi di attesa del Servizio sanitario nazionale.

"Durante la serata – spiega l’associazione presieduta da Elena Garbelli – avremo con noi Emergency Brescia, che già opera in via Milano 59 con uno sportello di orientamento socio-sanitario, e SOS Diritti, una rete nazionale". Il nodo riguarda il rispetto dei tempi, perché capita che gli appuntamenti di visite ed esami vengano dati al di fuori dai tempi che sarebbero previsti. Ci sono, però, delle strade per far valere i propri diritti. Se al momento della prenotazione viene comunicato che la lista d’attesa è bloccata, è possibile segnalare il fatto inviando una Pec all’Asst di riferimento, per chiedere lo sblocco delle liste e l’applicazione dell’ammenda prevista dalle legge, oppure chiamare il cup per conoscere quali altre strutture possono erogare la prestazione. Non tutti però ne sono a conoscenza: da qui, il servizio gratuito messo a disposizione dall’associazione.

F.P.