REDAZIONE BRESCIA

Prese a sprangate la moglie che era andava via di casa: condannato a 8 anni in appello

Accusato di tentato omicidio, la sentenza del processo di Appello. La donna era scappata dal marito violento con le due figlie

La donna era vittima del marito violento (foto di repertorio)

La donna era vittima del marito violento (foto di repertorio)

Confermata in Appello la condanna a 8 anni del 52enne, origini albanesi, accusato di tentato omicidio. Il 15 maggio scorso all’esterno del discount Lidl, in via Marconi, a Calusco d’Adda, aveva colpito a sprangate la moglie, 44 anni, pure albanese. Era stata sorpresa alle spalle con un tubo d’acciaio. Venne ferito anche il passante intervenuto in soccorso della vittima. Per quelle sprangate date in testa dal marito, la donna ha subìto la ricostruzione delle ossa frontali. Era rimasta ricoverata in ospedale per 18 giorni, con 55 di prognosi. Lei se n’era andata da casa con le due figlie.

Lui era rimasto nella casa familiare, ma dal giorno dell’aggressione, poi il carcere. Erano le 9, quando la 44enne venne aggredita. Era di spalle quando all’improvviso spuntò il marito con un tubo d’acciaio lungo 43 centimetri preso da un’aiuola. Lei lo aveva notato con la coda dell’occhio, aveva provato a ripararsi con le mani ma venne colpita almeno due volte in testa. Un passante intervenne per fermarlo e a sua volta venne ferito.

Il personale del supermercato lanciò l’allarme, la donna venne portata all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Fu ricoverata nel reparto di Neurochirurgia e, il giorno dopo, operata. Assistita dall’avvocato Cristina Pizzocaro, la vittima si era costituita parte civile chiedendo un risarcimento.