Valle Sabbia, abusi dal maestro orco: salvata dalla gemellina

È la sorella della vittima ad aver raccontato le attenzioni morbose dell’insegnante di sostegno

Il racconto-choc, poi l'arresto

Il racconto-choc, poi l'arresto

Brescia, 3 novembre 2018 - A incastrarlo ci hanno pensato le telecamere installate dai carabinieri di Salò all’interno di una aula scolastica di un istituto della Valsabbia. Solo qualche giorno prima i militari avevano raccolto la denuncia dei genitori di una bimba di 8 anni che raccontava di essere stata molestata dal maestro di sostegno mentre con la sorella gemella seguiva una lezione di "potenziamento scolastico". Dalle immagini sarebbero emersi i comportamenti morbosi del docente. Emergono nuovi inquietanti particolari sulla vicenda che lunedì ha visto finire in cella un insegnate della Valsabbia, un italiano del 1971 e incendurato, con l’accusa di violenza sessuale aggravata.

Il maestro lunedì era stato sorpreso mentre allungava le mani sulla sorella gemella della piccola che con il suo racconto aveva fatto partire la denuncia culminata nell’arresto. Lunedì i militari della compagnia di Salò sono intervenuti quando i monitor che rimandavano le immagini riprese dalle telecamere avrebbero immortalato il maestro ancora una volta rendersi protagonista di atteggiamenti morbosi nei confronti di una delle sue piccole allieve. "La condotta immortalata lunedì dalla telecamera era la stessa che ci era stata denunciata dalla sorella gemella della bimba ripresa nel video – sottolineano gli inquirenti provando a spiegare i motivi del loro intervento repentino durante le ore di lezione – Il maestro lo abbiamo arrestato quindi in flagranza di reato all’interno della classe utilizzata per le attività di sostegno". L’insegnante era finito in manette e condotto in carcere a Brescia (a breve potrebbe essere trasferito in un’altra struttura dove è presente una sezione "protetti") dove ancora è detenuto in isolamento. Il gip Elena Stefana ha infatti convalidato l’arresto per l’insegnante che quindi resta dietro le sbarre: decisivo il rischio di reiterazione del reato.

"Per il momento non abbiamo nulla da aggiungere – spiega il legale dell’insegnate, l’avvocato Francesca Ghidorsi, subito dopo avere appreso la decisione del gip - L’arresto è stato convalidato e anche la misura della detenzione in carcere è stata confermata". Le indagini non sono ancora concluse. Gli inquirenti vogliono infatti accertare se all’insegnante possano essere attribuiti eventuali altri episodi nei confronti delle due sorelline o di altri bimbi che frequentano la scuola valsabbina teatro delle presunte molestie sessuali contestate.