Vaiolo delle scimmie, il contagio diventa un caso. In Franciacorta è allarme dopo il tam tam fra i genitori

"Contatto a baso rischio", ma la preoccupazione scatena la polemica

Vaiolo scimmie

Vaiolo scimmie

È diventato un caso quello relativo a un insegnante di una scuola elementare franciacortina a cui è stato diagnosticato il vaiolo delle scimmie. La persona infetta è da giorni in isolamento. Ats Brescia, non ha voluto rilasciare dichiarazioni anche se si parla di un "contatto a basso rischio".

Una situazione, dunque non preoccupante, che non dovrebbe creare panico né particolari allarmismi, ma il tam tam fra i genitori degli alunni che frequentano la scuola dove lavora l’insegnante ha creato parecchio allarme. "Noi genitori - spiega uno di loro – volevamo solo tutelare i più piccoli. Tanto è che abbiamo ricevuto una telefonata in cui ci chiedevano di fare mettere le mascherine ai bambini. Se poi tutto è rimbalzato sui social non crediamo sia un male. Non vediamo perché dovevamo evitare il confronto". Neanche ieri Ats ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Intanto sui social sono iniziate feroci discussioni, tra chi avrebbe voluto sapere e chi non avrebbe voluto che si dicesse. Appartenente alla stessa famiglia del vaiolo, il nome stesso della malattia deriva dalla sua prima identificazione nelle scimmie, avvenuta in un laboratorio danese nel 1958. L’infezione si propaga principalmente attraverso l’esposizione ravvicinata prolungata faccia a faccia, il contatto fisico diretto con la pelle o indiretto tramite oggetti contaminati.

Sebbene il vaiolo delle scimmie sia endemico in Africa, il 2022 ha visto un’allarmante diffusione anche in Europa. In Italia, sono stati segnalati ben 957 casi confermati, di cui 253 collegati a viaggi all’estero. Milla Prandelli