Uomini e donne Nei capitali resiste il divario

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L’85% dei capitali è stato investito da uomini, il 15% da donne. In Lombardia il divario di genere si conferma anche nel valore del denaro pro capite: gli uomini arrivano a poco più di 11mila euro, le donne si fermano sotto gli 8mila. La provincia con più azioniste green è Brescia, dove l’investimento pro capite delle donne raggiunge il 74,4% del totale: 21.351 euro contro i 7.365 euro degli uomini. Le investitrici superano gli investitori anche a Lecco, Milano e Sondrio in Lombardia.

A Lecco le azioniste investono a testa una media di 16.714 euro, gli uomini la metà (8.102 euro). In Valtellina il divario è più ampio: la quota rosa ha un volume pro-capite di 17.751 euro, il triplo degli uomini (5.022 euro). Più equilibrato lo scenario milanese: nel capoluogo della regione e nei Comuni della provincia l’investimento maschile è di 8.925 euro, quello femminile di 10.325 euro.

Nelle altre province, invece, sono gli uomini a investire più delle donne. A Cremona non risultano quote di azioniste rosa, mentre gli uomini hanno una media pro capite di 11.134 euro. Il divario di genere risulta particolarmente accentuato a Pavia: 27.912 euro gli uomini, 4.514 le donne. Differenza significativa anche a Como, tra i 13.212 euro maschili e i 5.320 euro rosa, e nella provincia di Monza e Brianza: 18.544 euro contro 6.265. Quote più basse ma comunque sbilanciate anche dove si investe meno: a Varese gli uomini mettono in media 5.092 euro a testa, le donne 2.650; a Lodi 2.163 euro gli uomini, 1.650 euro le donne.

L.B.