Terrorismo, espulso tunisino detenuto a Brescia

Il 39enne era solito incitare all'odio razziale e alla violenza contro le donne. inoltre, aveva manifestato approvazione dopo gli attentati di Parigi del novembre 2015

Un carcere (foto di repertorio)

Un carcere (foto di repertorio)

Brescia, 7 marzo 2017 - Nuova espulsione dal territorio nazionale per motivi di pericolosità sociale di un cittadino tunisino 39enne, irregolare sul territorio nazionale e già destinatario di un decreto di rifiuto di permesso di soggiorno emesso dal questore di Milano.

Il 39enne, che era detenuto per reati comuni presso la casa circondariale di Brescia, era emerso all'attenzione delle forze dell'ordine nell'ambito del monitoraggio dei detenuti a rischio di radicalizzazione religiosa poiché, secondo quanto accertato dalle attività investigative, era solito incitare, sia nel corso della preghiera che durante le normali attività all'interno della casa circondariale, all'odio razziale e alla violenza contro le donne, definite impure.

Inoltre, il tunisino aveva manifestato approvazione dopo gli attentati di Parigi del novembre 2015. Scarcerato il 5 marzo 2017 dalla struttura detentiva di Brescia, è stato rimpatriato con un volo per Tunisi dalla frontiera aerea di Malpensa. Con tale rimpatrio, il diciottesimo del 2017, salgono a 150 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi con accompagnamento alla frontiera dal gennaio 2015 ad oggi.