Truffa sul Bonus Super-Ace: sequestrati 32 milioni di crediti d’imposta, indagini su 700 imprese e persone

Nel mirino della Guardia di finanza gli aumenti di capitale dichiarati ma non riscontrati nei bilanci di esercizio delle società

Indagini della Guardia di finanza

Indagini della Guardia di finanza

Brescia – La Procura di Brescia nell'ambito di un'indagine della Guardia di finanza ha disposto un sequestro preventivo d'urgenza di oltre 32 milioni di euro di crediti d'imposta ritenuti falsi.

L'inchiesta ha messo sotto i riflettori i crediti fiscali relativi al Bonus Super-Ace (Aiuto alla Crescita Economica). Nel mirino degli inquirenti sono finite 698 tra imprese e persone fisiche, che dal 22 settembre 2023 al 31 dicembre 2023, hanno dichiarato di aver effettuato nel 2021 aumenti di capitale di circa 4 milioni di euro in media. “Da tali dichiarazioni telematiche è stato generato un credito ‘cedibile’ pari a circa 100 milioni di euro. La quasi totalità dei soggetti, tuttavia, non ha presentato i bilanci di esercizio rendendo così impossibile il riscontro dell'avvenuto aumento di capitale”, ricostruisce la Guardia di finanza.

Secondo chi indaga, “la misura cautelare del sequestro d'urgenza, disposta sui 32 milioni non ancora oggetto di compensazione, si è resa necessaria per evitare l'introduzione e la circolazione, nel circuito economico legale, di crediti di imposta fittizi che avrebbero potuto essere ceduti a terzi o portati indebitamente in compensazione con debiti erariali” . Le indagini proseguono per individuare gli autori della frode e ricostruirne i profitti indebitamente conseguiti e, parallelamente, sulle persone che hanno già compensato i crediti di origine fittizi.