Iseo (Brescia), 13 dicembre 2022 - Si circola a singhiozzo, tra un treno e un bus navetta, lungo la Brescia-Iseo-Edolo. L’ennesima interruzione della linea stavolta è dovuta a un atto disposto dall’Autorità Giudiziaria. I binari resteranno sotto sequestro ancora per qualche giorno dopo che sabato pomeriggio il treno per Brescia è deragliato a circa 150 metri dalla stazione ferroviaria di Iseo, in direzione sud, in un tratto di linea ferrata parallelo alla centralissima via Roma. Nessun ferito, tra i venti circa che viaggiavano, solo grazie alla prontezza del macchinista e del capotreno, che fermato il convoglio. Ieri le conseguenze della tragedia sfiorata si vedevano nei ritardi accumulati nel viaggio lungo tutta la linea, paralizzata da Edolo e Brescia dove è servita fino a oltre un’ora e mezzo in più del previsto.
I disagi
"Arrivare a Iseo è stata un’odissea – ha commentato Maria Teresa Pelosi, di Milano – la vostra zona è bellissima, ma viaggiare con i mezzi pubblici è disagevole. Ora sono a Iseo, prenderò la navetta e finalmente arriverò alla mia meta: Sale Marasino". Non è andata meglio al torinese Paolo Cavallo. "Sto impiegando moltissime ore, ben più del previsto; il disagio è gravissimo. In compenso il personale è gentile". Stessa considerazione anche da parte di Linda e Stella di Serle, musiciste che frequentano il conservatorio a Darfo Boario Terme. "Il ritardo c’è stato – concludono – sapevamo che era inevitabile".
Le interruzioni
La voce dei viaggiatori stanchi si alterna a quella degli addetti delle società che offrono senza sosta la loro assistenza, indicando il bus navetta corretto per raggiungere la destinazione. L’altra immagine che accompagna il nostro viaggio è quella dei tecnici, dei rappresentanti della Procura e della polizia ferroviaria di Brescia impegnati nelle verifche e nei rilievi tecnici. Le notizie per i pendolari non sono confortanti: da oggi l’interruzione non sarà più Iseo-Borgonato, bensì Pisogne-Borgonato. Secondo la Procura a provocare l’incidente sarebbe stato l’ammaloramento delle traversine. Da qui la decisione di estendere il tratto off-limits all’intera parte rotabile della stazione d’Iseo, con treni fermi fino a Pisogne. "Ben vengano le indagini – commenta Dario Balotta dell’Osservatorio Trasporti – e ben venga l’attenzione alla sicurezza, anche se non è da mettere in secondo piano che è stato il personale a essere provvidenziale per i passeggeri e che un giovane è intervenuto solo in un secondo momento, tirando il freno a mano quando il convoglio era già fermo. Ha fatto molto bene a comportarsi così".