FEDERICA PACELLA
Cronaca

"Doniamo sorriso ai terremotati": i clown bresciani nelle tendopoli

'ClaunOrsotti Onlus' di Coccaglio impegnati a Borgo d’Arquata

II clown bresciano nelle zone terremotate

Coccaglio, 3 novembre 2016 - Un naso rosso per portare un sorriso nel grigiore delle macerie. Una missione delicata quella dei ClaunOrsotti di Camilla, onlus con sede a Coccaglio che normalmente si occupa di fare clown-terapia in strutture sanitarie tra Brescia e Bergamo. Nelle ultime settimane ha portato un po’ di colore nel campo di Borgo d’Arquata, unica Onlus autorizzata a lavorare nel campo dalla Protezione Civile. «Siamo entrati in punta di piedi – racconta Lorena, alias Claun Primavera – in una situazione dove poteva sembrare inadatta presentarsi vestiti da clown». Ma la clown-terapia è cosa ben diversa dalla clowneria di animazione. Chi indossa naso, parrucca e camice per scopi terapeutici, lo fa non per far spettacolo, ma per aiutare chi è in difficoltà (in ospedale, come nelle situazioni di emergenza) a stare meglio.

«Noi siamo andati – racconta Lorena – su richiesta della preside della scuola di Arli e Arquata, che ci ha invitati per lavorare con i circa 200 bambini presenti». Dal progetto nella scuola al lavoro nel campo, con gli sfollati, il passo è stato breve. «Avevamo lì la nostra tenda. Pian piano hanno capito il valore del nostro lavoro, da noi si aspettavano un sorriso e la disponibilità ad ascoltarli. Ci hanno raccontato le loro paure, in ogni momento c’era qualcuno che ci chiedeva un sorriso. Pian piano ci siamo resi conto che anche i volontari e gli agenti delle forze dell’ordine avevan bisogno di noi. La clownterapia è diventata insomma sostanziale nell’emergenza».

Sia a scuola che sul campo, i ClaunOrsotti (una ventina di volontari tra Brescia e Bergamo) hanno cercato di capire i bisogni di chi avevan di fronte, per provare poi ad aiutarli, con il supporto di psicologi e psicoterapeuti dell’associazione. «La loro più grande paura? E’ l’abbandono, temono di essere dimenticati». Il progetto sarebbe dovuto durare fino alla fine dell’anno scolastico, erano già stati organizzati i turni, anche col supporto dei volontari di altre associazioni con una formazione simile. La scossa di domenica, però, ha rimescolato le carte. Arquata è stata distrutta, gli sfollati trasferiti in alberghi, e non si sa se i bambini resteranno nella stessa scuola. «Però chiedono la nostra presenza, hanno bisogno di noi», spiega Lorena, che oggi riparte insieme ai formatori e altri due ClaunOrsotti, per capire come portare avanti il progetto. «Inoltre ci hanno chiamati in una struttura ricettiva a Porto Sant’Elpidio, dove ci sono 500 sfollati. Paura del terremoto? La gioia che ci trasmettono è tanta da cancellare tutto».

Per chi volesse avere informazioni e diventare volontario, sono in programma due serate informative: domani, per i bergamaschi, alle 20,30 all’oratorio San Mauro di San Paolo d’Argon; per i bresciani, l’11 novembre sempre alle 20,30, da BimboChiamaBimbo, in via Sant’Antonio 11.