Taglieggiato dai bulli Ragazzino ruba i risparmi dei genitori

Botte e minacce per avere trenta o quaranta euro. L’undicenne alla fine. si è sfogato con la madre

Ha raccontato di essere stato per settimane atteso al varco, sotto un tunnel lungo il tragitto casa-scuola, da un branco di ‘bulli’ - le virgolette sono d’obbligo, forse è meglio dire malviventi - che lo pressavano, e in caso pure picchiavano, per avere da lui dei soldi. Trenta-quaranta euro a volta. In tutto circa 1500 euro, consegnati in circa un paio di mesi.

La vittima è uno studente di undici anni, che frequenta la prima media in un istituto in città. Il ragazzino per levarsi di torno i molestatori - gente più grande di lui, ha detto, che non frequenta la sua stessa scuola - pare che abbia sottratto il denaro dalla cassa del bar di famiglia. I genitori da qualche tempo si erano resi conto che il figlio si era rabbuiato, aveva cambiato umore e carattere, ed avevano pure intuito che dietro ai continui, piccoli ammanchi nel locale vi fosse la sua mano.

Che cosa vi fosse sotto realmente però l’hanno saputo solo in un secondo momento grazie all’intercessione di un amico di vecchia data, un adulto con cui il giovanissimo si è confidato con le lacrime agli occhi. L’intermediario ha poi informato la madre e il padre, con i quali lo studente ha ammesso in quale incubo fosse sprofondato. Un incubo che comprendeva anche botte. Risultato: la famiglia è andata dritta alla Polizia di Stato a denunciare. E ora si attendono sviluppi.

B.R.