REDAZIONE BRESCIA

Sul Sebino un’annata d’oro per l’olio d’oliva

La siccità non ha colpito le piante come si temeva nei mesi scorsi e il raccolto sta dando soddisfazioni

Il Sebino ha iniziato la produzione del proprio "oro giallo": l’olio extravergine proveniente dai preziosi frutti cresciuti sulle piante che crescono attorno al lago suddiviso tra la provincia di Brescia e quella di Bergamo. Nelle prossime settimane, specifica Coldiretti, si proseguirà sul lago di Garda. Se da una parte il prodotto sarà eccellente, si prospetta però un calo nella produzione media di almeno il 30%. Sempre meglio dello scorso anno, quando sul lago d’Iseo non venne molita quasi nessuna oliva. La previsione di raccolta è eccezionale per temperature e la carenza d’acqua ha inciso anche su una coltura mediterranea quale è l’ulivo. "Però rispetto alle preoccupazioni di 2 mesi fa, fortunatamente non ci sono stati eventi atmosferici che hanno compromesso ulteriormente i frutti sulla pianta - precisa Nadia Turelli olivicoltrice di Sale Marasino e vicepresidente di Coldiretti Brescia – le olive sono sane, gli attacchi della mosca olearia sono stati molto pochi e in alcune zone totalmente assenti; con queste premesse ci aspettiamo di ottenere degli olii di alta qualità". Se l’innalzamento delle temperature continuerà e i periodi siccitosi diverranno costanti non è escludibile che verranno inserite nuove tipologie di olivo accanto alle tradizionali sbresa, frantoio e leccino, che hanno leggermente sofferto i mesi di arsura e calura. Col cambiamento climatico in atto, la coltivazione è sempre più frequente anche nelle zone montane come la Valle Camonica. Nel Bresciano i produttori di olio extravergine di oliva, tra professionisti e amatori, sono circa 1800. "Ed è importante garantire il giusto reddito – dice il presidente di Coldiretti Brescia Valter Giacomelli-, anche per l’impagabile valenza che hanno di presidio del territorio dei nostri Comuni che si affacciano sui laghi bresciani". M.Pr.