FEDERICA PACELLA
Cronaca

Studenti sempre più impreparati È il frutto avvelenato della Dad

Le prove Invalsi fotografano una situazione allarmante: in alcune materie un alunno su due è rimasto indietro

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di Federica Pacella

La buona notizia è che, dopo circa due anni di didattica a distanza o integrata, le competenze dei ragazzi lombardi sono in media o addirittura sopra il livello nazionale. La cattiva è che, se si fa un confronto col livello pre-Covid, il trend è decisamente in calo, sia a livello regionale, che nel Nord-Ovest che in tutta Italia. Mal comune, in questo caso, non è mezzo gaudio, perché il peggioramento rilevato con le prove Invalsi rischia di diventare una zavorra nel percorso personale, formativo e professionale dei futuri cittadini. Gli esiti delle prove del 2021 dicono che, a livello regionale, il 75,2% degli studenti del quinto anno di superiori hanno raggiunto le competenze previste per l’italiano, il 73% in matematica: significa che almeno uno studente su quattro è rimasto indietro. Peggio va in inglese: il 69,7% ha competenze adeguate nella lettura, solo il 58% nell’ascolto.

Tra i più piccoli, al quinto anno di scuola primaria, sono nettamente superiori le percentuali di quelli che hanno raggiunto risultati ottimali: il 94,3% nell’inglese scritto, l’86% nell’ascolto. Tanto? Poco? Sicuramente meno che in passato: nel 2019, il 79,1% degli studenti delle superiori lombardi aveva competenze adeguate (65,4% in Italia) contro il 75,2% del 2021 (in Italia la percentuale è solo del 56%); alle medie, nel 2018 era il 74,9% (65,6% in Italia), nel 2021 la percentuale è scesa al 63,1%, sopra il livello nazionale (60,8%), ma sotto la media del Nord-Ovest (64,1%). Tra le province, l’andamento è sostanzialmente omogeneo, con un trend in calo quasi ovunque rispetto alle prove del 2019 (nel 2020 non si sono tenute). Alle superiori, per quanto riguarda l’italiano, il dato peggiore si registra a Pavia, dove solo il 56,4% ha riportato competenze adeguate; il migliore, invece, è stato a Sondrio, con il 73,4%.

Il peggior gap rispetto al 2019 si rileva a Como, dove si registra una riduzione di studenti con competenze adeguate di 18 punti percentuali in due anni. Per quanto riguarda la matematica, è sempre Pavia a riportare il dato peggiore (55,9% di ragazzi con competenze adeguate), mentre Lecco registra la percentuale più elevata (74,8%); il ‘tonfo’ più pesante è a Lodi (-14,9 punti percentuali). Più stabili le competenze relative all’inglese: nell’orale si registrano delle flessioni positive a Cremona, Lodi, Mantova, Milano, Sondrio. Guardano agli esiti delle medie, per italiano e matematica si nota come il peggioramento non sia un’esclusiva del 2021 (anno condizionato dalla Dad), ma già nel 2019 gli esiti erano peggiori praticamente ovunque rispetto all’esame 2018. Anche in questo caso, è in controtendenza l’inglese: soprattutto quello parlato, vede un aumento di studenti con competenze adeguate in quasi tutte le province. Alla scuola primaria si registra un peggioramento nell’ascolto in inglese rispetto al 2019, ma un miglioramento rispetto al 2018: una tendenza che può far pensare che proprio l’anno di Dad abbia portato a rallentare il processo di apprendimento, altrimenti in continuo miglioramento. Per quanto riguarda l’inglese scritto, si registra invece una sostanziale stabilità ed esiti incoraggianti.