
Operai impegnati nella manutenzione di un tratto stradale: quello che servirebbe anche per la Statale 42 (CdG)
Ponte di Legno, 25 aprile 2017 - Buche come crateri, che rischiano di buttare fuori strada chi è in transito. Barriere laterali divelte o inesistenti. Ponti da cui piovono calcinacci e che appaiono in piedi per caso. Massi e alberi che si abbattono sulla carreggiata dopo il maltempo. Sembra un bollettino di guerra. E lo è, assicura il comandante della Polizia locale dell’alta Vallecamonica, Giacomo Giorgi. «La Statale 42 è un disastro – denuncia il vicecommissario – E l’Anas fa poco o nulla, nemmeno manutenzione». Giorgi ha sulla scrivania una montagna di lettere e documenti fotografici.
Un archivio delle segnalazioni inviate negli ultimi anni all’ente gestore per sollecitare interventi di ripristino, ma il più delle volte al Comando non è arrivata alcuna risposta. «Se qualche intervento è stato fatto si è trattato di qualcosa di estemporaneo mentre sarebbe urgente una sistemazione radicale per l’arteria, l’unica che collega parte della Valtellina e della Val Camonica al Trentino. Una strada che sopporta una mole di traffico imponente». In particolare i tratti più disastrati sono tra Ponte di Legno e Passo del Tonale, dove buche e disconnessioni sono tali «da mettere a serio repentaglio il traffico veicolare» si legge in una lettera. «Nell’aprile 2015 in vista del passaggio del Giro d’Italia eravamo riusciti a vedere gli operai in strada – dice Giorgi – L’Anas aveva messo due pezze ma ora la situazione è tornata peggio di prima».
Poi c’è il tratto tra Vione e Temù, con i guardrail divelti, non ancorati o addirittura inesistenti. E l’asfalto quassù nella stagione fredda è ricoperto di ghiaccio e intorno ci sono burroni. Sono pericolose anche le strettoie improvvise nella galleria di Edolo, o le banchine anti-frana che non tengono più o dei calcestruzzi che piovono dai sottopassi e dai cavalcavia, sulla cui tenuta il comandante non mette la mano sul fuoco. Anche il sindaco di Ponte di Legno, Anna Sandrini, di recente ha lanciato l’allarme per il ponte Narcatello, deteriorato da almeno due anni. Al primo cittadino l’Anas ha risposto che può dormire sonni tranquilli: «Nessun danno strutturale». Eppure il ponte in un punto è sorretto da un palo in legno.