Ubriaco, si spoglia in negozio e cerca di palpeggiare la commessa: condannato in appello

L'uomo, un 30enne rovatese, aveva cercato di abusare di un'addetta alle vendite della profumeria Vezzoli di piazza Cavour di B.Ras.

Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

Brescia, 10 ottobre 2014 - Epilogo giudiziario per una vicenda che l’11 settembre 2013 aveva fatto morire di paura la commessa di una profumeria di Rovato. S.A., rovatese di 30 anni, aveva fatto irruzione in negozio, si era denudato e aveva provato a palpeggiare l’addetta alle vendite, una 36enne. Arrestato per furto e violenza sessuale, era stato condannato a un anno e otto mesi in primo grado (rito abbreviato). Ieri invece la corte d’appello gli ha inflitto un anno e quattro mesi, riconoscendo l’attenuante del risarcimento liquidato alla parte offesa (mille euro). L’episodio era accaduto all’orario di chiusura nella profumeria Vezzoli di piazza Cavour. In preda ai fumi dell’alcol il giovane era entrato e aveva chiesto alla commessa di voler provare qualche campione di profumo prima di fare acquisti. Quindi, approfittando del momento di calma — in giro non c’era nessuno — S.A. si era abbassato i pantaloni piombando sulla 36enne e tentando un palpeggiamento. La donna era riuscita ad allontanarsi e a urlare mettendo così in fuga il falso cliente, che con sé aveva portato alcune confezioni di profumo, poi ritrovate a casa sua. Raggiunto dai carabinieri, il 30enne era stato arrestato e posto ai domiciliari, dove si trova tuttora.