Sirmione, rischia di annegare in piscina a 5 anni: salvato dal 118 al telefono

Gli operatori hanno dato le istruzioni ai presenti su come effettuare il massaggio cardiaco

San Pietro in Casale, la bimba è stata subito rianimata dai bagnini (archivio Newpress)

San Pietro in Casale, la bimba è stata subito rianimata dai bagnini (archivio Newpress)

Sirmione (Brescia), 22 agosto 2018 - Salvo grazie alle istruzioni del 118, dettate per telefono ai soccorritori improvvisati che si trovavano vicino a lui. Ieri mattina, un bambino inglese di 5 anni ha rischiato di annegare nella piscina per i più piccoli di un agriturismo di Sirmione in cui si trovava in vacanza: la tenuta Borghetta, nella omonima località di campagna, a pochi passi dal lago di Garda. Aveva appena fatto una colazione abbondante, insieme ai genitori e la sorellina, poi si è alzato da tavola e, mentre la coppia finiva il pasto, è riuscito a sfuggire al loro controllo e si è buttato in piscina, a stomaco pieno. Ad accorgersi che qualcosa non andava, è stata un altra bimba. Vedendo che il piccolo non si muoveva più e stava immobile nell’acqua, ha dato l’allarme. 

Quando ha iniziato a urlare sono accorsi gli altri clienti e uno di loro ha tirato fuori dalla piscina, immediatamente, il piccolo, che era in arresto cardiaco e non respirava. La direttrice dell’agriturismo ha preso in mano la situazione. Ha chiamato il 118 e ha trasmesso le istruzioni su come rianimare il bimbo a chi aveva vicino. A guidarla, un operatore specializzato della sala operativa di Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) di Bergamo, che spiegava che tipo di massaggio cardiaco fare e quali insufflazioni praticare. Grazie alla rianimazione cardiopolmonare, il cuore del piccolo è ripartito. «Quando siamo stato contattati – ha raccontato l’operatore Areu – abbiamo dato indicazioni operative, informandoci prima delle condizioni del bimbo, che non respirava. Abbiamo trasmesso le cosiddette ‘Istruzioni di Prearrivo’ (Ipa), così sono iniziate le manovre di soccorso». Ad assistere, terrorizzati, c’erano anche i genitori, che hanno spiegato di non essersi accorti dell’allontanamento del figlio, durato pochissimi minuti. Subito dopo, sono arrivate due ambulanze, un’automedica e un elicottero. I genitori sono andati all’ospedale ad aspettare l’arrivo del piccolo, visibilmente provati. Al bimbo, all’arrivo, è stato assegnato subito il codice rosso, quello di maggiore gravità. Gli operatori sanitari, grazie anche alla tempestività con cui è stato eseguito il primo intervento sul piccolo, che a un certo punto ha vomitato, sono riusciti a rianimarlo e a stabilizzarne le condizioni. Subito dopo è stato intubato e poi caricato sull’eliambulanza che lo ha condotto agli Spedali Civili di Brescia, dove è ricoverato nel reparto di rianimazione. A quanto trapela, le condizioni del bimbo inglese non sarebbero gravi. Non sarebbe in pericolo di vita ma deve restare in osservazione in ospedale. I genitori, dopo lo choc iniziale, ora stanno meglio.

Sul luogo dell’incidente, per gli accertamenti, sono arrivati i carabinieri di Desenzano del Garda, coordinati dal comandante Massimo Cicala, che hanno escluso l’intervento di persone esterne e il malfunzionamento dell’impianto. In più, essendo la piscina per i bimbi profonda meno di un metro e 40, la presenza del bagnino non era obbligatoria. Per tutto il giorno, i turisti ospiti della struttura hanno cercato di evitare bagni e schiamazzi, in segno di rispetto per quanto accaduto al piccolo inglese. L’episodio arriva a pochi giorni dai post choc, su Instagram, della moglie di Bode Miller, l’ex campione di sci americano, la modella e pallavolista Morgan. La coppia ha perso la figlioletta Emeline Grier a 19 mesi. Lo scorso giugno è scivolata e annegata nella piscina dei vicini a Los Angeles. I genitori hanno pubblicato sui social alcune foto della bimba, per sensibilizzare i genitori a fare attenzione, tra cui anche una in cui si vede Morgan con la figlioletta tra le braccia, mentre i medici cercano disperatamente di salvarla.