REDAZIONE BRESCIA

Si scambiavano foto esplicite dei figli Identificate e arrestate cinque persone

C’è anche un bresciano tra i cinque pedofili arrestati dalla polizia postale. Il gruppo di pervertiti faceva parte di un gruppo segreto denominato "Famiglia" di Abusi, in cui non mancavano immagini e video in cui comparivano i congiunti dei protagonisti, tra cui dei minori loro figli. I protagonisti dello scambio erano di tutta Italia: dal sud al nord, passando per Brescia e un bresciano, arrestato in flagranza di reato per detenzione di ingente quantitativo di materiale attinente allo sfruttamento sessuale di minori ed indagato per violenza sessuale nei confronti della propria figlia. L’uomo, oltre che appartenere alla chat incriminata compare in una altra indagine, nata da una segnalazione e seguita dal compartimento Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Milano. L’indagine, coordinata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni attraverso il Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) è stata condotta in piena sinergia investigativa dai Compartimenti di Roma, Bologna, Milano, Napoli e Catania. Gli operatori della Postale, infatti, sono riusciti a compiere un’identificazione “a catena“, seguendo le tracce informatiche di volta in volta raccolte.

La prima perquisizione in ordine di tempo è stata eseguita dal Compartimento Polizia Postale per il Lazio, su delega della Procura della Repubblica di Roma, poi si è passati a un cittadino bolognese, quarantacinquenne, a una terza persona e al bresciano. Il quinto membro del gruppo chiuso, è un napoletano poco più che trentenne trovato in possesso di circa 200 files pedopornografici. I cinque avrebbero avuto anche collegamenti all’estero.