
Brescia – Rifiuti abbandonati a ridosso dei cantieri Tav a Calcinato. Il massiccio è stato segnalato dalle sentinelle del Comitato Cittadini Calcinato, che lo hanno prontamente riferito all’amministrazione comunale tramite le mail all’ufficio Ecologia. Una piccola discarica a cielo aperto quello che i volontari hanno rinvenuto in via Manzoni, a ridosso del cantiere. "Da quello che si percepisce (odore e vista) i sacchi contengono sicuramente rifiuti organici, vetro, carta e quant’altro, a dimostrazione che per qualcuno fare la differenziata è un onere troppo gravoso e predilige fossi, rive e aree destinate ai cantieri", spiega Laura Corsini, presidente del Comitato. Del resto i cancelli del cantiere Tav sono facilmente aggirabili.
«Che dire dei cancelli aperti presso i cantieri del Tav dove può entrare chiunque, anche per sbaglio o appositamente per scaricare rifiuti? A Calcinato accade anche questo poiché tutto è stato concesso a Cepav Due, anche il mancato rispetto delle normative in materia di sicurezza, per il quale valuteremo se vi siano gli estremi di un esposto alla Procura". Nei giorni scorsi il sindaco ha informato il Comitato di aver inviato delle comunicazioni agli enti preposti al controllo. Nell’attesa di un incontro con la nuova prima cittadina e l’assessore all’Ecologia, il comitato ha comunque evidenziato una falla nella gestione delle segnalazioni.
Il 2 giugno scorso il comitato aveva inviato una mail all’ufficio Ecologia del Comune di Calcinato di un abbandono importante, già allora con una puzza notevole (del resto ogni tanto il caldo arriva) con foto e posizione dei rifiuti; il ritiro è stato sollecitato il 29 giugno. "Il comitato non pretende che i rifiuti vengano raccolti lo stesso giorno, sappiamo che ci sono altre mille emergenze in un paese devastato e pieno di criticità ma non è nemmeno ammesso che passino 40 giorni dalla prima segnalazione in un’area di cantieri Tav, di presenza di mezzi e di polveri, facendo diventare la zona una discarica a cielo aperto con presenza di miasmi e la certezza di proliferarsi di animali a ridosso di case e di un B&B. Bastava che chi amministrava il territorio uscisse sul territorio, soprattutto a ridosso dei cantieri, e cosi avrebbe capito che molte cose non andavano".