REDAZIONE BRESCIA

Reti vuote come le tasche: i pescatori di professione in balìa della situazione

Introiti calati fino al 70% a causa del blocco del canale della ristorazione

Pesca professionale ferma e situazione difficile per il manipolo di professionisti del prelievo di fauna ittica d’acqua dolce che fino a prima della chiusura imposta dal Dpcm rifornivano i tanti ristoranti della zona. "Siamo fermi – spiega Raffaele Barbieri, pescatore di professione di Clusane – Mancando ristorazione e turismo siamo in ginocchio: niente ordini. Per fortuna restano i mercati, anche se la situazione è altalenante. I mercati con gente da fuori paese come Rovato dove allestisco il banco vanno male. Meglio va nei piccoli paesi come Capriolo, dove la clientela è fidelizzata. Le perdite sono del 70% circa rispetto allo scorso anno. Una cosa è da dire. La gente del posto ci aiuta cercandoci per comprare pesce da cucinare a casa. C’è chi fa dei gruppi di acquisto".

È fermo anche Andrea Soardi (foto), pescatore di Carzano di Monte Isola: "L’inverno è di per sé difficile e con le restrizioni va anche peggio. I ristoranti non ordinano. Ormai mi sono messo il cuore in pace". Mi.Pr.