FEDERICA PACELLA
Cronaca

Reddito di cittadinanza dimezzato Ma la corsa all’aiuto è ripartita

Rispetto a due anni fa 40mila nuclei in meno con l’assegno. Tra giugno e luglio nuovo aumento

Reddito di cittadinanza dimezzato  Ma la corsa all’aiuto è ripartita

Reddito di cittadinanza dimezzato Ma la corsa all’aiuto è ripartita

di Federica Pacella

Non ancora un “De profundis“ per il reddito di cittadinanza, ma in Lombardia i beneficiari sono praticamente dimezzati rispetto a due anni fa, anche se, rispetto a giugno, c’è un leggero aumento, un ultimo colpo di coda prima della sospensione. I dati di luglio pubblicati dall’Inps sui percettori di reddito evidenziano come il mese scorso i nuclei beneficiari in Lombardia fossero in totale 56.285 per un valore complessivo di 108.797 persone coinvolte e un importo medio mensile di 527,88 euro. Se aggiungiamo i 12mila nuclei con pensione di cittadinanza (che comunque non subirà stop) arriviamo ad un totale di 68mila famiglie che hanno percepito il sussidio a luglio.

Tra le province, i numeri più elevati in valore assoluto sono a Milano, Brescia, Varese e Pavia (queste ultime superano Bergamo, nonostante siano meno popolose). Gli importi medi variano dai 493,71 euro di Sondrio ai 555,62 euro di Pavia. Il confronto rispetto al luglio dei due anni precedenti vede un calo drastico: nel 2022 i nuclei beneficiari erano stati 70.957 (147.169 persone in tutto) con un importo medio di reddito di cittadinanza pari a 518,48 euro, mentre due anni prima erano addirittura 94.187 nuclei (204.430 persone) per un importo medio più basso, 507,66 euro. Una riduzione che non è inattesa, visto che il reddito non è più accessibile per le persone occupabili fino a 60 anni senza figli minori o anziani in famiglia (da agosto è sospeso anche a chi lo percepiva). Per queste persone, ex percettrici di reddito, da oggi scatta la possibilità di fare domanda per il supporto per la formazione e il lavoro e di accedere al sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), la piattaforma per l’incrocio tra domanda e offerta di formazione e lavoro.

Gli importi sono nettamente diversi: si parla infatti di 350 euro per un massimo di 12 mesi, solo a fronte di Isee sotto i 6 mila euro (9.630 euro quello per il RdC). In attesa che parta l’assegno di inclusione dall’1 gennaio 2024, chi ha i requisiti può comunque ancora far domanda di reddito di cittadinanza, pur sapendo che la durata non può esser superiore ai 7 mesi e che, comunque, non viene erogato oltre il 31 dicembre . Una limitazione che non ha scoraggiato chi ancora può rientrare nelle categorie beneficiarie di reddito di cittadinanza: rispetto a giugno, a luglio in Lombardia l’assegno è andato ad oltre 2mila nuclei in più con oltre 3mila persone in più coinvolte. L’aumento dei beneficiari è stato omogeneo in tutte le province tranne che Brescia e Bergamo, dove invece i percettori sono diminuiti.