
Una centralina Arpa
Brescia, 19 ottobre 2023 – A Brescia, al Villaggio Prealpino, è “allarme povere rossa”. Di tanto in tanto, difatti una polvere rossastra si deposita su balconi, auto e giardini. Nei giorni scorsi gli abitanti, che ravvisano il fenomeno, saltuariamente, da anni, hanno lanciato un appello. Ad accoglierlo è stata Arpa, col direttore regionale Fabio Cambielli, che ha lasciato recentemente Brescia per la capitale meneghina.
L’ispezione al Prealpino ha fornito dati all’Agenzia Regionale per l’Ambiente. I dati hanno permesso di “appurare – scrivono i funzionari di Arpa nella relazione – che numerose auto parcheggiate lungo la via Rodella presentavano evidenti segni di ossidazione sulla carrozzeria; anche altri manufatti esterni nel quartiere mostravano la presenza di puntinature di color ruggine adese alle superfici, come per esempio nel caso di tavoli e sedie di plastica, tettoie, giochi per bambini nel parco etc. La verifica condotta ha mostrato la presenza di materiale ferromagnetico polverulento in quantità consistenti”.
I tecnici hanno effettuato verifiche nell’azienda Baumann specialmente nei loro impianti di trattamento fumi dove sono state riscontrate alcune anormalità che potrebbero essere legate a una “rottura, degradazione o fessurazione del tessuto filtrante” nella relazione si parla di un precedente controllo in cui le criticità erano molto simili. Il centro destra ha immediatamente preso posizione. “Il report pubblicato da Arpa evidenzia dei malfunzionamenti all'interno dei camini della ditta Baumann di via Conicchio. È doveroso che il Comune sia parte attiva per garantire la risoluzione del problema, ma soprattutto chieda ufficialmente all'azienda un intervento risarcitorio per i cittadini che hanno visto le proprietà danneggiate”. Lo ha detto il consigliere comunale di Brescia Fabio Rolfi annunciando una interrogazione in Consiglio comunale in merito a depositi di polvere rossa al villaggio Prealpino.
Già nel 2019 la polvere rossa di origine ferrosa aveva coperto macchine, oggetti, orti e giardini e l’azienda aveva provveduto a risarcire gli abitanti del territorio per i danni arrecati alle diverse proprietà. Nel testo dell'interrogazione si chiede anche al sindaco quali interventi intenda attuare il Comune di Brescia, in collaborazione con ATS, per accertarsi che l’emissione ripetuta negli anni di polvere rossa dai camini non abbia ripercussioni sulla salute dei residenti. “Ora serve una indagine molto accurata affinché sia scartata ogni ipotesi di danno alla salute. Respirare particelle di residui ferrosi può generare anche solo delle preoccupazioni che devono essere fugate. La situazione va avanti da troppo tempo e ora deve essere risolta”