
Il taglio del nastro della nuova sala operatoria nella clinica
Brescia, 6 ottobre 2019 - Dallo Spazio alla medicina che cura e salva. La missione dell’uomo sulla Luna ha in effetti regalato all’umanità circa 135mila nuove tecnologie, tra cui la Tac. «Ora che ci prepariamo a mandare sei persone su Marte, stiamo studiando come poter ‘riparare’ gli astronauti. Stamperemo tessuti, ossa, organi in 3D: per la medicina sulla terra, ciò vuol dire poter fare trapianti senza donatori, o testare farmaci direttamente sui tessuti». Ad raccontare l’impatto delle missioni spaziali sulle scoperte scientifiche è stato Tommaso Ghidini, capo della divisione di strutture, meccanismi e materiali dell’Esa, ospite d’onore all’inaugurazione del nuovo blocco operatorio cardiovascolare di Fondazione Poliambulanza. Grazie al supporto di Fondazione Alessandra Bono, sono state concentrate in un unico distretto complanare tutte le specialità chirurgiche e interventistiche del dipartimento cardiovascolare. Del blocco fanno parte 5 sale dedicate a cardiochirurgia, chirurgia vascolare, elettrofisiologia ed emodinamica e un’area di 3 sale operatorie per la chirurgia a bassa complessità. Fiore all’occhiello è la sala operatoria ibrida di 124 mq con tecnologie all’avanguardia, funzionale per l’interventistica cardiovascolare tradizionale e per quella mininvasiva. Il robot angiografico di ultima generazione è in grado di acquisire immagini tomografiche tridimensionali che consentono al medico di ‘navigare’ nel cuore e nei vasi sanguigni come un perfetto Tom Tom. Dopo il taglio del nastro di ieri, con la benedizione del vescovo Monsignor Pierantonio Tremolada ed i saluti del vicesindaco di Brescia Laura Castelletti, domani si partirà già con un primo intervento. Prima in Italia, secondo i dati Agenas, nel trattamento della cardiopatia ischemica e del bypass coronarico, nel 2018 Poliambulanza ha registrato circa 3.500 interventi nell’area cardiovascolare. «Il nuovo blocco operatorio – afferma Alessandro Triboldi, direttore generale di Fondazione Poliambulanza – è un’ulteriore garanzia di qualità per il nostro istituto che vanta risultati clinici di rilievo nazionale».