FEDERICA PACELLA
Cronaca

Sbancamento alla Maddalena, per l’assessore è tutto in regola: “Il vigneto non era autorizzato”

Michela Tiboni sul caso che ha sollevato polemiche a Brescia: “La nuova proprietà potrà ripristinarlo”. L’edificio in costruzione comporterà minori metrature

Il caso dello “sbancamento“ in Maddalena su cui è divampata anche la polemica politica

Il caso dello “sbancamento“ in Maddalena su cui è divampata anche la polemica politica

Brescia – Cantieri in Maddalena? Tutto regolare.”Prima di sbattere in prima pagina le foto di case di privati cittadini come se fossero abusive, sarebbe meglio approfondire perché accadono certe cose. Spiace che abbiano voce solo i cittadini “contrari“”.

A dirlo l’assessora all’Urbanistica Michela Tiboni, parlando del caso dello “sbancamento“ in Maddalena, su cui è divampata anche la polemica politica. Sulla questione del vigneto cancellato, i lavori rientrano in un contesto residenziale di elevato valore paesistico ambientale. Qui, i proprietari possono demolire e ricostruzione edifici che ci sono già, con un incremento una tantum del 20%. In questo contesto si inseriscono i lavori del nuovo proprietario, che hanno comportato la distruzione di un vigneto, incolto da 10 anni.

"Dai Carabinieri Forestali – ha spiegato Tiboni – è emerso che il vigneto cancellato non era neanche autorizzato. Quindi la nuova proprietà potrà ripristinare il vigneto solo se ottiene l’autorizzazione (dalla Regione, ndr). Altrimenti, dovrà fare comunque un’area verde”. Quanto al fermo del cantiere, lamentato dai residenti, l’assessora ha spiegato che la proprietà ha proposto una variazione, per cui è ripartito l’iter per l’autorizzazione. Comporterà minori metrature l’edificio in costruzione sempre in Maddalena, ma in un’area di salvaguardia ambientale. “Qui c’era un immobile di 440 mq, non storico. Ora sorgerà un immobile nuovo, di qualche metro quadrato in meno”.

Oggi è in corso una sanatoria, per questo il cantiere è fermo. L’assessora ha assicurato che i controlli sono costanti: su 350 sopralluoghi degli uffici, sono state effettuate 150 diffide o ordinanze. Tiboni è tornata anche sulla vicenda gelsi di Urago. “Verranno tagliati 3 o 4 gelsi, residuo di un filare che era stato abbattuto per realizzare i condomini di chi, oggi, protesta”.