Pioggia sulle piste e chiusure La voglia di sciare batte il clima

Le alte temperature e l’erba che spunta qua e là non hanno scoraggiato nemmeno i turisti stranieri

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(Brescia)

Tutto esaurito sulle montagne bresciane, anche se le temperature inconsuetamente alte certo non aiutano a sciare al meglio e in alcuni casi, stanno richiedendo la chiusura a macchia di Leopardo degli impianti e delle piste posti a quote basse, dove recentemente è piovuto parecchio. I naturalisti, nonostante le condizioni metereologiche non ottimali per lo sci, comunque non mancano e fino a oggi è stato possibile trovare una stanza in hotel, bed and breakfast o affittacamere all’ultimo minuto. Ponte di Legno – Tonale, dove l’intera area è percorribile con gli sci ai piedi nonostante il caldo non tipico di questo periodo, nel periodo compreso tra natale e l’Epifania è stata staccata una media di 14mila skipass al giorno. A scegliere l’Alta valle sono stati sia gli italiani sia gli stranieri, tornati in massa nella perla delle Alpi bresciane: Ponte di Legno e nel suo comprensorio, che comprende Vezza d’Oglio, Temù e altre piccole località. Bene anche a Borno anche se le piste negli ultimi giorni non sono tutte aperte. Ieri risultavano transitabili la pista Pian D’Aprile, la direttissima, la Ogne e il campo scuola, mentre erano chiuse il Cold de Serf e la Regina dei Monti, dove l’innevamento artificiale non è sufficiente a coprire il percorso. Il problema sarà risolto in pochi mesi, dato che sarà realizzato un laghetto che servirà a coprire la richiesta di acqua in inverno, utile ad alimentare i cannoni spara neve. È aperta la piccolissima Val Palot, che ha un paio di piste quasi completamente in ombra, dove l’innevamento sta tenendo bene. Ieri tutti gli impianti funzionavano. Qualche problema in più hanno gli impianti al Passo del Maniva, dove le piste sono in una posizione magnifica e assolata, ma dove il caldo è davvero troppo. Al momento sono aperti i campi scuola, la pista bob e le seggiovie Maniva e Dasdana. Sono chiuse le seggiovie Persech e Barard e lo skilift degli Zocchi. Non è inoltre possibile salire agli impianti con la seggiovia dal versante di Bagolino, dove è stato istituito un bus navetta gratuito, che parte dallo Chalet Maniva, regolarmente aperto. È critica invece la situazione a Montecampione, le cui piste non hanno mai aperto.

Milla Prandelli