BEATRICE RASPA
Cronaca

Da promotore finanziario a sciuscià: "Do nuova vita a scarpe e accessori"

Brescia, Pierluigi Maggiolini apre bottega in via Vittorio Emanuele

Pierluigi Maggiolini 43 anni nel suo negozio (Fotolive)

Brescia, 7 novembre 2016 - C'era una volta il vecchio sciuscià, il lustrascarpe di strada, una di quelle figure che profumano di passato e di immagini in bianco e nero come nell’omomimo film di Vittorio De Sica. Chi credeva che il tempo avesse cancellato questo mestiere confinandolo nella memoria di qualche romantico si sbaglia. Oggi il lucidatore di calzature (sciuscià, storpiatura napoletana dell’inglese shoe shine) vive una seconda giovinezza e c’è chi addirittura lo sceglie come lavoro da intraprendere dopo una vita spesa a fare tutt’altro. È il caso di Pierluigi Maggiolini, 43 anni. Da due settimane ha aperto una bottega minuscola in centro a Brescia, di fronte al tribunale dei minori, in via Vittorio Emanuele 127. Pugliese di Otranto e bresciano per amore – si è trasferito nel 2008 per seguire la donna che oggi è diventata sua moglie, è padre di due bimbi di due e cinque anni – Maggiolini prima di vestire i panni del moderno sciuscià faceva il promotore finanziario.

Vendeva fondi pensione. Poi un problema di salute e le coincidenze della vita hanno generato l’incastro giusto. E a 40 anni lo hanno convinto a reinventarsi. «Era da tempo che volevo cambiare lavoro e rimuginavo – racconta l’artigiano –. C’è tutto a Brescia, mi dicevo, che cosa potrebbe servire? A un certo punto un parente con un’azienda nel settore delle calzature mi ha dato l’idea e mi ha aperto un mondo. Mi sono guardato attorno, ho visto che i mestieri antichi stanno tornando, per esempio le piccole sartorie. Oggi tutti buttano tutto velocemente, ma molti oggetti potrebbero vivere all’infinito se recuperati. Ho fatto una ricerca di mercato e mi sono deciso. E poi ho sempre avuto una passione per le scarpe. La penso come mio nonno: se hai salute e scarpe a posto vai ovunque».

Il risultato è un laboratorio di 17 metri quadri con la vetrina sulla strada. Entri e il tempo sembra essersi bloccato. Un orologio fermo appeso alla parete veglia su scarpe e borse in attesa del maquillage, tra barattoli di colori, odori pungenti di creme, burro di karitè, cera d’api, aloe. «Mi piace pensare di essere la spa delle calzature e degli accessori in pelle – continua Maggiolini –. Chi viene da me lo fa perché vuole rinfrescare e pulire stivali, scarpe, borse, giacche rovinati dall’uso. Io rigenero e smacchio pellami di ogni genere, li tinteggio, li pulisco. E’ come se facessi loro il tagliando. Le faccio tornare come nuove». Sono in molti interessati al servizio. «Mi capitano clienti di tutti i tipi. Persone disposte a pagare qualsiasi cosa pur di recuperare un portafoglio o un giubbino cui sono affezionate, cultori delle scarpe con pezzi da tremila euro rovinati, signore che vogliono cambiare colore a borse diventate fuori moda». Sciuscià, insomma, lustra ancora. Ma lo fa in chiave chic.