Paolo Rossi, il dolore di Spillo Altobelli: "Ho perso un amico vero"

Il calciatore: "Ho acceso il telefono, in chat c’erano già dei messaggi che davano la notizia. Paolo aveva un'energia travolgente, noi italiani gli saremo sempre grati"

Carini, Paolo Rossi e Altobelli (Alive)

Carini, Paolo Rossi e Altobelli (Alive)

Brescia, 10 dicembre 2020 - Spillo da un paio di settimane non è più lui. Non ha più voglia nemmeno di uscire a fare due passi, se ne sta in casa a pensare a ripensare quello che la vita gli ha tolto nel giro di pochi giorni: due amici, due amici veri, come nel calcio è difficile riuscire ad averne. Prima Diego Armando Maradona poi Paolo Rossi. Alessandro Altobelli è uno che soffre. Una sofferenza che è persino difficile da estrapolare. 

Spillo, chi era per Paolo Rossi?

“Una persona buona, un amico vero. Non lo dico adesso perchè non c’è più. E’ sempre stato una persona con cui era bello stare perchè ti trasmetteva energia positiva, voglia di sorridere e di vivere. Abbiamo condiviso attimi meravigliosi con la vittoria del Mundial ‘82, ma più in generale per quasi tutti gli anni Ottanta siamo stati compagni di Nazionale”. 

Due attaccanti, due prime punte. Per questo Bearzot in Spagna non vi fece giocare insieme e lei dovette fare la riserva, anche se poi diventò una riserva di extralusso segnando tra l’altro il terzo gol con la Germania?

“Io e Rossi abbiamo anche giocato insieme. Eravamo una coppia che s’integrava alla perfezione perchè lui era un uomo d’area, un rapinatore del gol mentre a me piaceva anche girargli intorno partendo da sinistra. C’era sintonia. Dentro e fuori dal campo”. 

Sapeva che era malato?

“Avevo intuito qualcosa. Abbiamo una chat dei campioni del Mondo 1982 e da fine agosto lui non aveva più scritto nulla. Tardelli aveva provato a chiedere alla moglie se c’erano problemi, ma lei giustamente aveva protetto la privacy. Quando ho acceso il telefono, in chat c’erano già dei messaggi che davano la terribile notizia. Dopo Scirea è il secondo campione del Mondo che ci lascia tra i giocatori e tra pochi giorni sarà anche l’anniversario della morte di Bearzot. E’ un periodo molto triste”. 

In quel Mondiale Paolo Rossi fece sei gol in tre partite, un exploit incredibile?

“Soffriva perchè non riusciva a segnare, nonostante Bearzot continuasse a dargli fiducia. Il nostro allenatore era fantastico, sapeva come aiutarci tutti mettendoci nelle migliori condizioni per rendere. Paolo non si diede per vinto, prese quel Mondiale con il sorriso e la giusta grinta. E ci portò a conquistare la Coppa.  Tutti noi italiani gliene saremo per sempre grati”.