
L'équipe di Monza e l'uomo operato
Brescia, 30 novembre 2018 - Brillanti successi, uno dietro l’altro, per l’équipe di Chirurgia plastica e chirurgia della mano dell’Ospedale San Gerardo di Monza. lunedi 26, nel pomeriggio è arrivato N.G., un operatore ecologico di 54 anni di Brescia, con una mano amputata: gli è rimasta schiacciata sotto il portello di un camion per la raccolta dei rifiuti e poi tranciata di netto. E’ stato trasportato d’urgenza al San Gerardo di Monza in elisoccorso. E’ arrivato in codice rosso e dopo mezz’ora stato operato d’urgenza dal dottor Pietro Delle Femmine e dal collega Daniele Tosi. Oggi, a distanza, di poche ore dall’intervento perfettamente riuscito, il paziente sta bene ma soprattutto ha la mano salva.
«L’intervento è andato bene – spiega il dottor Delle Femmine – la mano ieri mattina era ben vascolarizzata, sono stati ripristinati tutti i tessuti danneggiati. La prognosi è favorevole per un buon recupero della funzionalità dell’arto». Come spiega il dottor Massimo Del Bene (direttore del reparto) la lesione da schiaccciamento è la più complicata da operare, essendo più estesa di quelle da taglio o da trancia.
Nonostante le difficoltà tecnico/chirurgiche è stata ricreata la vascolarizzazione, ripristinati i tessuti tendinei, ossei e nervosi e ricostruita anche la copertura cutanea. Tra domani e dopo il paziente tornerà a casa. Effettuerà le sedute di rieducazione funzionale e riabilitativa vicino a casa, per almeno 60 giorni, con la supervisione dei medici del San Gerardo, in contatto con il fisioterapista locale. Intanto nella notte tra mercoledì 28 e giovedì 29 è arrivato un altro paziente, reduce da un grave incidente alle mani con amputazione di pollice e indice. Anche qui operazione riuscita con però l’impossibilità di riattaccare l’indice, ma conservando l’opponibilità del pollice.
«Interventi complessi, delicati e di successo come questi – aggiunge il direttore generale della Asst di Monza Matteo Stocco – portano il San Gerardo alla ribalta della cronaca, mettendo in luce i nostri professionisti che ogni giorno operano con competenza senza clamore. Grazie ai nostri chirurghi questi pazienti potrà tornare ad una vita normale e al proprio lavoro». Negli ultimi due anni sono stati più di 800 i pazienti operati in urgenza dall’Unità operativa di Chirurgia plastica e chirurgia della mano. A livello regionale, l’unità si configura come centro di secondo livello di alta specializzazione per le urgenze della mano. Nel 2010 l’equipe del dottor Del Bene ha eseguito un trapianto bilaterale delle mani, alla signora Carla Mari che ad oggi ha ridotto quasi a zero la terapia immonosoppressiva, grazie all’uso di cellule staminali mesenchimali.